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DOPO IL 7 OTTOBRE
Economia di guerra, territorio inesplorato

La guerra non è mai un fatto esclusivamente militare. Come tale, la guerra chiama in causa il riversamento che si misura, pressoché da subito, sui civili. Ossia sulle società, nel loro insieme e quindi nel lungo periodo. Veniamo al dunque. …

DAI GIORNALI DI OGGI
Bokertov 28 febbraio 2024

Oltre 12mila tra artisti, curatori di rassegne, docenti e studenti di arte e architettura hanno sottoscritto una lettera-appello per chiedere l’esclusione di Israele e del suo padiglione dalla prossima Biennale Arte di Venezia. L’iniziativa è stata condannata dal ministro della …

ISRAELE – Bassa affluenza alle amministrative

È rimasta bassa l’affluenza degli israeliani alle urne per il rinnovo dei consigli comunali di 242 municipalità nel paese. Alle 15 ora locale aveva votato il 26,6% degli aventi diritto, sei punti di meno rispetto al 32,6% registrato alla stessa …

TORINO – Ebrei e valdesi, dal 1848 cittadini come gli altri

Nel cielo di Torino la Mole Antonelliana è tornata a colorarsi di blu. “1848: Ebrei e Valdesi, cittadini come gli altri”, la scritta bianca a caratteri cubitali che da ieri sera compare sul simbolo della città. Ideata come nuovo e grandioso tempio della comunità ebraica torinese appena emancipatasi nel 1848, la Mole non è mai diventata sinagoga. Ma la scritta di oggi in qualche modo riporta a quel progetto di ieri e ricorda come sia per la minoranza ebraica sia per quella valdese i diritti furono una conquista non scontata. “Cittadini come gli altri”, è un messaggio potente nella sua semplicità, sottolinea il presidente della Comunità ebraica di Torino Dario Disegni. Un messaggio che attraversa i secoli, unisce ebrei e valdesi (le due minoranze ottennero quasi insieme dai Savoia l'Emancipazione nel 1848) e parla anche al presente, come ricordato ieri dai relatori intervenuti al centro sociale della Comunità ebraica.

SOCIETÀ – Sinistra per Israele torna in campo
e va alla manifestazione di Setteottobre

Aurelio Mancuso è un attivista per i diritti civili di lunga data, già presidente nazionale di Arcigay e da sempre vicino a Israele. Insieme ad alcuni esponenti politici, intellettuali e giornalisti, è tra i promotori della ricostituzione di una sezione romana dell'associazione Sinistra per Israele, rimasta inattiva per anni e oggi prossima al ritorno sulla scena. L'assemblea fondativa si terrà tra un paio di settimane e nell'occasione saranno definiti i vari incarichi interni al gruppo. Nei giorni precedenti sarà diffuso un manifesto con i punti salienti del programma e i valori condivisi. Nel suo assetto ancora in divenire il gruppo ha comunque aderito alla maratona oratoria di giovedì 7 marzo nella capitale, promossa dall'associazione Setteottobre per non dimenticare l’atroce violenza "contro donne ebree e israeliane" commessa dai terroristi di Hamas. "Saremo presenti e invitiamo tutte e tutti alla partecipazione, per riaffermare che lo stupro sulle donne, il massacro di civili inermi, la cattura di ostaggi di ogni età, sono crimini contro l’umanità di cui Hamas deve esser chiamata a rispondere", annuncia il gruppo in una nota.

BOLOGNA – Reshet, le Comunità fanno rete

Creare “una serie di interrelazioni sociali e culturali” tra individui di Comunità vicine è una delle sfide del progetto “Reshet-Rete”, sostenuto dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e con Bologna città capofila. Avviato in settembre e rivolto in particolare a quelle …