SCAFFALE – I libri della disputa senza le vittime
È ben noto come il processo di consolidamento della nuova religione cristiana, nei decenni immediatamente successivi alla morte di Gesù, così come nel secondo e nel terzo secolo dell’Era Volgare, sia stato molto articolato e complesso, e come il distacco dalla “santa radice” ebraica sia stato segnato da sentimenti contrastanti. Le prime comunità ebraiche che aderirono alle parole di Paolo di Tarso non pensavano di abbandonare la fede dei loro Padri, ma solo di dare ad essa una svolta radicale, all’insegnamento del riconoscimento della venuta del Messia (indipendentemente dalla credenza o meno nella sua natura divina). Si crearono così delle comunità di cosiddetto “giudeo-cristiani”, nelle quali non era dato scorgere una differenza tra le due religioni. Ciò durò però piuttosto poco, perché la definitiva accettazione della natura divina di Cristo portò, verso la fine del I secolo, a una separazione che, com’è noto, non si sarebbe mai più superata, né, certamente, mai lo sarà.