Giornata della Cultura Ebraica – Uno sguardo all’Europa

In tutta Italia fervono i preparativi per la Giornata della Cultura Ebraica che si svolgerà domenica 6 settembre.
Nel nostro paese questa manifestazione riscuote un grande successo, ricordando che lo scorso anno, nella Penisola, hanno preso parte all’evento oltre 50 mila persone, a fronte dei 200 mila visitatori complessivi in tutta Europa.
La rassegna italiana si distingue per ricchezza e numero di centri coinvolti, a maggior ragione data l’esiguità numerica degli ebrei italiani rispetto alla popolazione, ma la Giornata della Cultura Ebraica, quest’anno incentrata sul tema “Feste ebraiche e tradizioni”, coinvolgerà centinaia di città sparse per altri 26 stati europei.
Un paese in cui questa manifestazione, organizzata dal B’nai B’rith Europe, European Council of Jewish Communities e Spanish Jewry Network, assume una particolare rilevanza è la Gran Bretagna, dove gli eventi legati alla Giornata della Cultura Ebraica si protrarranno per dieci giorni. In tutto il Regno Unito verrà celebrato il contributo dato dalla Comunità ebraica inglese alla storia e allo sviluppo del Paese, con conferenze, spettacoli, possibilità di visitare sinagoghe, cimiteri e musei. Di particolare interesse poi saranno gli itinerari guidati alla scoperta della storia degli ebrei d’Inghilterra, come ad esempio The First Jews of London – London’s Medieval Jewish Community 1169-1290 (“I primi ebrei a Londra – La Comunità ebraica di Londra nel Medioevo 1169-1290”) domenica 6 settembre, o una speciale tour a tema ebraico del Parlamento inglese che si terrà a Westmister mercoledì 16, guidato da Lord Janner, già presidente della Board of Deputies of British Jews, una delle principali organizzazioni ebraiche inglesi.
In Francia, dove la Giornata della Cultura Ebraica ebbe la sua prima esperienza a livello locale, a Strasburgo nel 1996, si avranno eventi in numerose regioni. A Parigi il programma prevede in particolare conferenze in diverse sinagoghe, ciascuna incentrata su particolari ricorrenze, dal Capodanno allo Shabbat, che saranno condotte da importanti personalità dell’ebraismo francese, come il Gran Rabbino di Parigi David Messas, che terrà nel pomeriggio una conferenza sul matrimonio ebraico alla Grande Synagogue de la Victoire, al termine della celebrazione di due autentici matrimoni, eccezionalmente aperta al pubblico.
Nell’organizzazione della Giornata Europea della Cultura Ebraica, un ruolo importante viene giocato dalla Spagna, attraverso lo Spanish Jewry Network. Quest’anno gli eventi si susseguiranno per tutta la prima settimana di settembre. Data la ben nota ricchezza della storia ebraica in Spagna, l’offerta risulta particolarmente variegata, spettacoli, visite dei numerosi luoghi significativi da un punto di vista storico, conferenze.
Una curiosità: nella città di Segovia, situata nella Comunità autonoma di Castiglia e Leòn, è disponibile un elenco di ristoranti in cui dall’1 al 7 settembre saranno offerti piatti tipici della cucina sefardita.
In Svizzera saranno particolarmente attive le città di Zurigo e Ginevra, mentre a Lugano ci sarà incontro con il professor Chiappini, rettore dell’università di teologia di Lugano, nella sala conferenze della Chiesa Evangelica e un concerto del coro Kol Hakolot.
Il programma della Germania propone conferenze su tutti gli aspetti dell’ebraismo e numerosissimi concerti in oltre venti città, mentre la novità di quest’anno è rappresentata dalla partecipazione di Amburgo, in cui si terranno varie lezioni, tra le altre cose sulle feste di Sukkot e Pesach, oltre alle visite guidate dell’Amburgo ebraica e, anche qui, a vari concerti.
Partecipano a questa decima edizione della Giornata della Cultura Ebraica anche Belgio, Bulgaria, Danimarca, Grecia, Ungheria, Lussemburgo, Norvegia, Polonia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Svezia e Ucraina (per i programmi completi www.jewisheritage.org). Quest’anno manca purtroppo all’appello la Turchia, presente nelle scorse edizioni con numerose iniziative, che evidenziavano tra l’altro i legami tra la Comunità ebraica turca e quella italiana.
Un po’ dappertutto sarà possibile visitare sinagoghe e cimiteri ebraici, spesso in disuso, oltre che assistere a conferenze, concerti e rassegne gastronomiche, sempre molto amate.
Il successo che la Giornata della Cultura Ebraica ottiene ogni anno, ha spinto il Consiglio d’Europa a creare, nell’ambito del programma “Europa – Una tradizione comune”, che ha lo scopo di mettere in luce l’apporto dei diversi popoli e paesi alla cultura europea, un “Itinerario europeo della tradizione ebraica”, i cui siti percorrono l’Europa da Nord a Sud, e da Est a Ovest.
Proprio in questa direzione, va letta la speciale attenzione che viene dedicata in tutti i paesi, oltre che al tema principale delle feste e tradizioni, a evidenziare l’intreccio tra la storia nazionale e il ruolo che vi hanno giocato gli ebrei.
La Giornata Europea della Cultura Ebraica, che quest’anno festeggia i suoi dieci anni con un bilancio decisamente positivo, rappresenta un importante strumento per far conoscere tutto questo ai popoli di tutta Europa, soprattutto nei paesi dove l’ebraismo, che un tempo rappresentava una componente importante della società civile, oggi è quasi scomparso.

Rossella Tercatin