Giornata della Cultura Ebraica – Qui Plasencia, Spagna Una tavola rotonda per la salvaguardia del patrimonio
La Giornata Europea della Cultura Ebraica ha festeggiato quest’anno la sua decima edizione con uno speciale appuntamento in Spagna, paese che, con la sua Red de Juderias de España, il network che racchiude le città ebraiche nel paese, detiene la presidenza dell’Associazione Europea per la preservazione del patrimonio ebraico (AEPJ), e che si occupa dell’organizzazione della Giornata della Cultura per il biennio 2008 – 2010.
A Plasencia, nella Comunità autonoma dell’Extremadura, si sono riuniti i vertici delle organizzazioni che compongono l’AEPJ insieme alla Red de Juderias, il Benè Berith Europe, rappresentato da Claude Block, e l’European Council of Jewish Communities (ECJC), rappresentato dall’italiana Annie Sacerdoti, a cui passerà il testimone della presidenza nel 2010, insieme ai dirigenti delle comunità e organizzazioni ebraiche spagnole (nell’immagine da sinistra: Isabel Pérez, responsabile turismo di Plasencia, Assumpciò Hosta, segretario generale de la Red Juderias de Espana, Annie Sacerdoti, rappresentante AEPJ, Jacob Israel Garzòn, presidente della Federazione delle Comunità ebraica di Spagna).
“Durante questo appuntamento in Spagna sono emersi molti spunti di riflessione importanti per l’ebraismo in Italia e in Europa” spiega Annie Sacerdoti.
L’importanza della storia della presenza ebraica nella penisola iberica è nota a tutti, così come il fatto che dopo la cacciata del 1492, gli ebrei non dimorarono più in questo paese per secoli. La Comunità ebraica spagnola, che oggi conta circa 30 mila persone e vanta fortissimi legami con Israele, ha cominciato a ripopolarsi solo nel dopoguerra, soprattutto con gli ebrei provenienti dall’America Latina, prima da Argentina e Brasile, mentre, in tempi molto recenti, tantissimi stanno arrivando dal Venezuela.
“Oggi in Spagna – prosegue la Dottoressa Sacerdoti – assistiamo a un fenomeno di riscoperta e attenzione alle proprie origini e tradizioni in qualche modo analogo al processo a cui l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane ha dato il via nelle regioni meridionali del nostro paese, da dove gli ebrei furono espulsi nel 1492 per ordine della Corona Spagnola”.
Un tema particolarmente dibattuto, argomento di una Tavola Rotonda, è stato la salvaguardia del patrimonio ebraico culturale e artistico sparso in tutta Europa, che l’AEPJ si batte per valorizzare e rendere più facilmente accessibile al grande pubblico, cosa che si punta a fare attraverso il progetto degli “Itinerari culturali europei” creati dal Consiglio d’Europa.
In questa giornata a Plasencia, è stata dedicata un’iniziativa speciale alla comunità ebraica che abitava questa città prima del 1492. Grazie ad una meticolosa ricerca di archivio è stata ricostruita l’identità di ogni singolo abitante della Calle de Zapateria, dove all’epoca dimoravano gli ebrei. Gli antichi inquilini sono stati ricordati apponendo delle targhe sul marciapiede con una menorah e il nome di ogni persona o famiglia che abitava quei palazzi.
Rossella Tercatin