Negba – Oria celebra la figura di Shabbetai Donnolo
Oria, Parco MontalbanoNella cornice del chiostro del Parco Montalbano a Oria, in provincia di Brindisi il rav Luciano Caro e Piergabriele Mancuso dell’Università di Venezia coordinati dal professor Giacomo Saban, si sono confrontati sulla figura del celebre medico, farmacologo, astronomo e astrologo italiano, eminente rappresentante della cultura ebraica dell’Alto medioevo Shabbetai ben Abraham Donnolo nato a Oria nel 913 e morto probabilmente nel 982 (in alto un’immagine della serata).
Di fronte a un folto pubblico fra i quali il primo cittadino di Oria Cosimo Ferretti, Glauco Caniglia, consigliere comunale delegato alla promozione della cultura ebraica, e il professor Cesare Colafemmina dell’Università di Bari, il rav Luciano Caro (nell’immagine) ha ripercorso le tappe fondamentali del celebre medico vissuto intorno all’anno Mille.
“Quella di Donnolo è una figura molto affascinante – racconta il rav Luciano Caro – sospesa fra storia e leggenda”. Donnolo fu infatti sequestrato da razziatori saraceni all’età di 12 anni, razzia durante la quale furono uccisi 10 maestri dell’epoca. Riscattato dai parenti, tornò a Oria dove studiò medicina, farmacologia, astronomia, astrologia e l’interpretazione del Talmud; conosceva l’ebraico, l’aramaico, greco, latino, e l’italiano volgare. Donnolo è il primo che scrive opere di medicina in ebraico, nella sua opera principale il Sefer Hakhmoni sostiene l’affascinante e suggestiva tesi che l’uomo è la rappresentazione in piccolo dell’universo e cioè il microcosmo della natura.
“Donnolo è un neoplatonico che cerca di conciliare il neoplatonismo con la tradizione rabbinica – ha detto Piergabriele Mancuso che ha appena pubblicato un’edizione critica con traduzione italiana commentata del Sefer Hakhmoni edita da Giuntina – la cosa interessante della figura di Donnolo è che è un medico e astrologo che subisce gli influssi dell’astrologia greco bizantina, della tradizione arabo babilonese e cerca di conciliarle con la tradizione cosmologica del Talmud e fa quindi un lavoro di sintesi culturale”.
Mancuso, che ha rivelato di essersi appassionato alla figura di Donnolo perché ne apprezza le origini meridionali comuni e anche perché ha esercitato un fortissimo influsso sul mondo ebraico in generale e particolarmente su quello nord europeo come i gruppi mistici della Renania, sta preparando l’edizione critica anche delle altre opere astrologiche del grande medico.
Lucilla Efrati