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DAFDAF – Un colpo di testa

Come abbiamo raccontato sul numero 146 di DafDaf, in distribuzione in questi giorni, il calcio porta con sé tutti i valori dello sport, ma è e deve essere innanzitutto divertimento, e gioia: Adam Smulevich racconta come Shon Weissman, ventotto anni …

DAFDAF – Una scacchiera per essere liberi

Gli scacchi richiedono intelligenza, pazienza e molta molta strategia – scrive Daniel Reichel – e sono stati protagonisti di un  torneo nazionale, organizzato in Israele a fine gennaio.

Ad Acri, nel nord del paese, si sono ritrovati in tantissimi: il …

DafDaf – Mascherarsi, giocare, fare “sul serio”

Giocare, mettersi in gioco. Sono i cardini intorno a cui ruota il numero 146 di DafDaf, in distribuzione in questi giorni. Si apre con una immagine del dolce più tipico di Purim, quelle orecchie di Amman sul cui nome tanto si potrebbe dire: già Amman, Aman, Haman? E poi... orecchie? Non dovrebbero avere la stessa forma del cappello, del cattivo per antonomasia? E perché "immortalarlo", il cattivo il cui nome vorremmo cancellare? È vero che in origine si chiamavano semplicemente ‘involtini di semi di papavero’, ossia ‘mohntashen’ in yiddish e da lì è nato il fraintendimento che ha portato al nome con cui li conosciamo? Mohn sono i semi di papavero, il passaggio a 'hamantashen' sarebbe uno slittamento, un errore... un mascheramento, molto adatto alla festa cui sono legati.