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9 Agosto 2018 - 28 Av 5778
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav


Elia Richetti,
rabbino
Il versetto “Dietro il Signore D.o vostro procederete, Lo venererete, osserverete i Suoi precetti, darete ascolto alla Sua voce, Lo servirete ed aderirete a Lui” è di fatto, in forma plurale, la ripetizione di un analogo versetto della Parashà precedente, espresso però al singolare. Questa stranezza è stata coì spiegata dal Rebbe di Gur: quando le cose vanno in maniera regolare, ognuno ha la possibilità individualmente di essere temente di D.o; ma quando ci sono tanti che cercano di distoglierci dal corretto rapporto con Lui, allora è necessario essere tutti insieme per opporre la nostra forza.
 
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Giorgio Berruto
In via della Reginella 25, a Roma, tra la Piazza del ghetto e la Fontana delle tartarughe, ha da poco aperto (o meglio, riaperto, perché già esisteva in una viuzza poco più in là) la galleria di lettere ebraiche Alefbet di Gabriele Levy. All’entrata, campeggiano proprio loro, le prime due lettere dell’alfabeto ebraico: Alef e Bet appunto. Così le presenta Catherine Chalier nelle “Lettere della creazione” (Giuntina):
Alef, “la lettera della pura unità, la lettera assente perché celata alla sensibilità dello sguardo umano, o anche la lettera ritirata in un passato immemoriale, assilla tuttavia, in modo straordinario, giorni e notti di coloro che la vita in seno alla bella immanenza di una molteplicità copiosa, ma senza orientamento, lascia smarriti e inquieti”.
 
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Hamas attacca Israele Oltre 150 razzi nella notte
Oltre 150 razzi sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza contro Israele nel corso delle ultime ore. Migliaia le persone nel Sud del Paese costrette a scappare nei rifugi nel mezzo della notte; undici gli israeliani feriti dai razzi. Una donna a Sderot, riportano i media locali, è stata ricoverata in gravi condizioni. Alla nuova escalation di violenza guidata dal movimento terroristico di Hamas ha risposto l’esercito israeliano, colpendo oltre 140 obiettivi militari nella Striscia di Gaza. “L’attacco è stato condotto in risposta ai razzi lanciati da Gaza contro Israele durante tutta la notte. – ha spiegato il portavoce dell’esercito – Siamo determinati a garantire la sicurezza degli israeliani, siamo in allerta e preparati per diversi scenari. Hamas è responsabile e si farà carico delle conseguenze di quanto sta accadendo”. Un alto funzionario dell’esercito ha dichiarato ai media che Israele sta considerando di evacuare città e insediamenti a quattro chilometri dal confine con Gaza e avviare una nuova operazione su larga scala per rispondere alle violenze di Hamas.

L’annuncio shock sul treno lombardo. Molta attenzione sui quotidiani italiani per quanto accaduto su un treno di Trenord in Lombardia, dove una capotreno ha deciso di usare gli altoparlanti a bordo per invitare i passeggeri a “non dare monete ai molestatori. “E agli zingari: scendere alla prossima stazione, avete rotto”. La frase è stata subito denunciata da diversi passeggeri – uno di loro è stato intervistato oggi dal Corriere – e l’episodio è diventato oggetto di polemica politica (Corriere). “A volte c’è qualcuno che insiste di più per farsi dare dei soldi — spiega un passeggero a Repubblica Milano – o che sale senza biglietto e non vuole scendere né pagare. Capisco che sia difficile gestirli. Bisognerebbe aumentare i controlli, invece di spaventare i passeggeri con annunci così rabbiosi”.

I migranti italiani. “Non dimentichiamo che Marcinelle è una tragedia dell’immigrazione, soprattutto ora che tanti vengono in Europa. Non sottostimiamo la difficoltà di gestire un tale fenomeno, ma non dimentichiamo che i nostri padri e nonni erano migranti”, queste parole del ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi in ricordo della stage di Marcinelle – località belga dove l’8 agosto 1956 morirono in una miniera 262 persone di cui 136 italiani – sono riuscite a far scatenare le polemiche. Diversi esponenti della Lega, tra cui il ministro Salvini, hanno attaccato il capo della Farnesina (La Stampa). “Un tiro al bersaglio contro il capo della diplomazia tricolore, – scrive Repubblica – colpevole solo di aver ripercorso un pezzo di storia. Di aver voluto ricordare lo sciagurato accordo col Belgio sul carbone in cambio di 60mila minatori (risolto dopo la tragedia) che ‘rappresenta prima di tutto la memoria del nostro Paese, di tante persone che lasciavano l’Italia per andare a trovare un lavoro fuori’, aveva scandito Moavero”.
 
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  davar
l'escalation di violenza
Oltre 180 razzi contro Israele
Hamas vuole lo scontro 

“Eravamo con i bambini. Abbiamo sentito un fischio e un esplosione dopo il suono di diverse sirene. C’era il panico, specialmente tra i bambini… Speriamo che il governo faccia tutto il possibile per riportare la pace qui”. È il racconta alla televisione israeliana di Asher Pizam, uno dei residenti di Sderot, teatro della nuova aggressione proveniente da Gaza. Nelle ultime 24 ore il movimento terroristico di Hamas ha infatti sparato oltre 180 razzi contro il Sud d’Israele, ferendo undici persone, causando danni a diversi edifici e costringendo migliaia di famiglie a trovare riparo per ore, con i bambini al seguito, nei rifugi antimissile.
A questa serie di violenze, Israele ha risposto colpendo nella notte circa 150 obiettivi nella Striscia di Gaza. Durante i bombardamenti mirati a colpire postazioni di Hamas, ci sono state – secondo il ministero della Salute di Gaza – tre vittime. Nelle scorse ore la leadership del movimento terroristico di Gaza aveva annunciato di essere pronta a cessare le violenze per poi far partire un razzo contro Beersheva, la più grande città del sud del paese. È la prima volta dall’operazione Margine Protettivo del 2014 che Beersheva viene presa di mira dai palestinesi.
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l'appello al mondo dell'informazione
"Su Israele media riportino i fatti È Hamas a innescare la violenza"
Ci sono fatti, ci sono interpretazioni dei fatti e purtroppo ci sono silenzi assoluti o titoli che restituiscono al lettore ascoltatore, già poco informato, una realtà totalmente diversa da quanto avviene in queste ultime 24 ore. È quanto sta gravemente accadendo su alcuni quotidiani e siti d'informazione italiani ed esteri, sui fatti al confine di Gaza. Non si può invertire l'ordine cronologico delle notizie e parlare di bombardamenti israeliani a Gaza come se fossero scelte deliberate senza un motivo scatenante: oltre 170 razzi lanciati da Hamas contro insediamenti civili. Mentre speriamo che le forze politiche condannino il comportamento di Hamas, sottolineiamo che non si può rivolgere lo sguardo sofferente solo verso un lato. Nessun paese al mondo rimarrebbe inerme di fronte a chi minaccia ed attacca i suoi cittadini. Un'informazione realmente libera, interessata a raccontare le vicende di un territorio e riflettere sulle ragioni e le conseguenze che per l'intera area ne derivano riporta anzitutto tutti i fatti. Se alla responsabilità di chi innesca conflitti armati o solo apparentemente pacifici, usando come scudo i propri figli, si aggiunge la leva dell'informazione selettiva, arma perfetta di chi ben sa che Israele ne risponde sul piano della reputazione umanitaria, allora sì che il conflitto si trasformerà in guerra. E allora cosa racconterete? di cosa vi preoccuperete?

Noemi Di Segni,
Presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane
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la vittoria agli europei di atletica a berlino
Lonah, l'orgoglio d'Israele
Un oro che entra nella storia

Tutto il mondo dello sport israeliano applaude lo storico risultato di Lonah Chemtai Salpeter, che ha vinto la gara dei 10mila metri agli Europei di atletica di Berlino. È il primo oro mai ottenuto da Israele in questa competizione. Staccando di ben 9 secondi l'olandese Susan Krumins, Lonah ha condotto una gara perfetta e mantenendo la promessa fatta al figlio Roy. Prima di partire per la Germania, il piccolo – ha raccontato l'atleta tra i sorrisi e gli abbracci della squadra israeliana – le aveva detto “Ima, Makom Rishon”, “mamma, primo posto”. E così è stato.
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jciak
Una nuova sfida per Gal Gadot,
trasformarsi in Hedy Lamarr

Dopo aver conquistato tutti (tranne i paesi arabi) nei panni di Wonder Woman, Gal Gadot si prepara a calarsi in quelli più complessi di Hedy Lamarr, una delle leggende di Hollywood. La star israeliana sarebbe infatti in trattative con Showtime per una serie destinata a portare sul piccolo schermo la vera storia di una delle dive più affascinanti d’America.
Divenuta celebre per essere apparsa senza veli nel film tedesco Extase (1932), Hedy Lamarr – nata a Vienna in una famiglia ebraica – sfugge alle persecuzioni emigrando negli Stati Uniti. Qui diventa una star del cinema e, grazie a un’intelligenza fuori del comune, cambia il corso della scienza. A lei si deve infatti l’invenzione di un sistema di guida a distanza per siluri escogitato durante la guerra per combattere il nazismo e considerato il precursore del wifi.

Daniela Gross
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  pilpul
Setirot - Odio
Una delle parole più ricorrenti, in mille salse, è da qualche tempo “odio”. Vogliamo parlarne?

Stefano Jesurum, giornalista
 

In ascolto - Joan Baez
Sono in viaggio, questa sera assisterò al concerto di Joan Baez a Pollenzo. Sono davvero curiosa di vederla dal vivo, per me è la prima volta e la prossima settimana racconterò le mie impressioni.
Ma per oggi, vi lascio una sua canzone, un piccolo assaggio di questa grande artista di cui racconterò in modo più approfondito. È una canzone particolare, molto intima e spirituale, così lontana dalle canzoni politicamente impegnate che segnano sia il passato di Joan Baez sia il presente.


Maria Teresa Milano
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A me mi
Da qualche tempo un piccolo tarlo mi rode lentamente, volicchiando da un orecchio all'altro. Se lo scaccio, si ripresenta quando sono sovrappensiero, cogliendomi impreparata. È in un articolo di giornale. In un servizio televisivo che sento passando accanto ad un bar. È nella musica che ascolto alla radio mentre guido sola.
Il tarlo è nei bambini che tornano da scuola. Escono con tutti i congiuntivi e la consecutio temporum in cartella, e tornano chiedendomi la pasta in bianco perché “a me non mi piace il sugo”. Storco la bocca, e rispondo, “a te non piace il sugo, e pensare che a me invece piace tanto”! Sottolineo con enfasi i pronomi, non si sa mai che come il contagio è arrivato in loro, così si incamminino verso la guarigione. Reprimo il brivido lungo la schiena, scrollo le spalle e cucino la pasta (in bianco e al sugo).


Sara Valentina Di Palma
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