Qui Milano – Alumni, le emozioni
di quattro generazioni a confronto

Abbracci fra vecchi amici che si ritrovano davanti ai vari punti d’incontro distribuiti per annate, risatine ripensando a quello che dovettero subire i professori del liceo, speranze riposte in un biglietto della lotteria, passeggiate fra quelle aule che furono teatro di tante avventure (e qualche volta disavventure), foto sorridenti in giardino, gadget attraenti alle bancarelle, proposte di lavoro interessanti allo stand di Job. È passata così la mattinata al World Meeting degli Alumni della scuola ebraica di Milano, la festa che inaugura la nascita su impulso della Fondazione Scuola della Comunità ebraica dell’Associazione Alumni, con lo scopo di riuscire a far sentire partecipi e ogni tanto anche riunire gli ex studenti ormai sparsi in tutto il mondo. Prima di pranzo anche un momento di raccoglimento e commozione di fronte all’alzabandiera in giardino, sulle note dell’Hatikvah e dell’inno italiano. E poi tutti a gustare le specialità presentate dai vari ristoranti kasher della città. “Oggi sono presenti 1200 persone, da dieci paesi diversi, il più anziano è nato nel 1923, il piú giovane ha 20 anni”, ha salutato così il presidente dell’Associazione Alumni Marco Grego. “La scuola ebraica è nata 75 anni fa a causa delle leggi razziste, un evento tragico – ha specificato –  e quindi non possiamo festeggiare. Quello che tuttavia dobbiamo cogliere è l’aspetto costruttivo, di una scuola d’eccellenza che negli anni ha saputo migliorarsi”. Dulcis in fundo, per chiudere una giornata densa di ricordi e rievocazioni, è in programma piú tardi una lectio magistralis su “Ricordi, citazioni, scoperte e letture con Leggerezza” di Paola Sereni, professoressa che ha fatto davvero la storia della scuola, come insegnante per 35 anni e come preside. 

(2 giugno 2013)