Il socialismo degli imbecilli
Il noto matematico Piergiorgio Odifreddi di mestiere scrive e insegna in Università. Insomma fa il maestro. A latere si esercita anche nell’antica arte dell’intellettuale a tutto tondo, del grillo parlante, nella fattispecie blogger di Repubblica. E spesso inciampa, ruzzola, travolgendo il buon senso e il buon gusto oltre che il rispetto per i lettori, l’opinione pubblica, la Storia. Succede da anni: le sabbie mobili in cui si perde sono sovente quelle dell’antisemitismo più o meno conscio e del negazionismo. E accaduto anche in questi giorni di sconvolgenti anniversari (Fosse Ardeatine, rastrellamento del ghetto di Roma) e tempeste emozionali legate ai funerali di Priebke. Dopo avere sostenuto che i crimini di Israele sarebbero ben peggiori delle Fosse Ardeatine, ora sostiene che il processo di Norimberga sia stato un’opera di propaganda, roba da film e mitologie: «Non entro nello specifico delle camere a gas, perché di esse “so” appunto soltanto ciò che mi è stato fornito dal “ministero della propaganda”… almeno sono cosciente del fatto che di opinione si tratti, e che le cose possano stare molto diversamente da come mi è stato insegnato». Chissà, forse annuncerà di voler chiudere il blog per colpa del «complotto» contro di lui. L’aveva già minacciato tempo fa, sgridato da Scalfari per scivolate simili a questa, poi — ahinoi — aveva beatamente ricominciato. Il docente. Facesse il bidello sarebbe cacciato da scuola, facesse l’insegnante in un liceo i genitori protesterebbero, invece — come sottolinea la giornalista scientifica Daniela Ovadia — fa lo scienziato… Un paio di commenti scandalizzati ma le sue opinioni hanno la forza della «razionalità». Si dice uomo di sinistra. Che non è garanzia di nulla: le ricerche sui nuovi fascismi segnalano un’area di sovrapposizione tra le opinioni di una certa sinistra estrema e quelle della destra. E io dico: se CasaPound e Odifreddi sostengono le medesime tesi non è certo un problema nostro, no? D’altronde il buon vecchio August Friedrich Bebel lo ripeteva un secolo e mezzo fa che «l’antisemitismo è il socialismo degli imbecilli»
Stefano Jesurum, Corriere della sera 18 ottobre 2013