Antisemitismo, l’allarme del Centro Kantor
Attacchi antisemiti in crescita in tutto il mondo per intensità ed efferatezza. È la fotografia dell’Antisemitism Worldwide 2013, il rapporto annuale elaborato dal Kantor Center dell’Università di Tel Aviv con il supporto, tra gli altri, del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano. Secondo il dossier, illustrato ieri a Tel Aviv dal presidente dello European Jewish Congress Moshe Kantor, sarebbero 554 gli episodi violenti registrati lo scorso anno. In testa a questa inquietante classifica c’è la Francia, con all’incirca un quinto di attacchi che sarebbe avvenuto sul suolo transalpino. Tra i paesi dove maggiore è risultata la crescita di intolleranza figurano inoltre Gran Bretagna, Canada, Germania, Ucraina, Russia e Ungheria.
“Come risulta in tutta evidenza in questa ricerca – ha spiegato Kantor – esistono comunità ebraiche che non si sentono a proprio agio in alcuni paesi d’Europa. Quasi la metà della popolazione ebraica teme infatti di essere aggredita verbalmente o fisicamente in considerazione della propria identità. Un quarto degli ebrei europei, per timore di attacchi, non indossa inoltre niente di riconducibile all’ebraismo e si tiene alla larga da luoghi e istituzioni ebraiche”.
(29 aprile 2014)