Qui Firenze – I carnefici italiani
L’Istituto storico della Resistenza in Toscana, nella sua sede in via Carducci con vista sulla cupola della sinagoga, ha ospitato la presentazione di “I carnefici italiani, scene dal genocidio degli ebrei, 1943-1945”, l’ultimo e molto apprezzato lavoro di Simon Levis Sullam che vuole mettere in evidenza l’atteggiamento non certo passivo ma invece, e in particolare nel periodo della Repubblica di Salò, molto collaborativo tenuto da gran parte degli italiani riguardo alle persecuzioni dei “soggetti di razza ebraica”.
Il pubblico ha seguito con interesse gli interventi di Enzo Collotti, un grande maestro su questo periodo storico, di Marta Baiardi che con lui ha lavorato nella fondamentale opera sulle persecuzioni in Toscana e continua a studiare e approfondire gli avvenimenti di quel periodo, di Toni Rovatti, dell’Università di Bologna, profonda studiosa della Repubblica sociale italiana, che ha voluto evidenziare il particolare atteggiamento che univa le persecuzioni agli ebrei a quelle ai dissidenti al nuovo fascismo e cercava con le requisizioni un arricchimento personale.
L’autore ha concluso l’incontro, protrattosi per più di due ore, spiegando le motivazioni che lo hanno portato a scrivere questo libro il cui fine è di stabilire un giudizio più equilibrato sui rapporti tra perseguitati, perseguitori, indifferenti e quanti hanno dato generosamente il loro aiuto.
Lionella Viterbo
(13 marzo 2015)