Casale – La luce di Chanukkà per l’Expo

P1100611“Il miracolo di un miracolo di un miracolo”. Tra i tanti discorsi ufficiali con cui si è inaugurata la mostra “I lumi di Chanukkah” al Castello di Casale Monferrato forse queste parole di Claudia de Benedetti, consigliere UCEI, rendono al meglio l’idea della storia che ha portato qui la più grande collezione di chanokkiot esistente al mondo. Il primo miracolo è ovviamente l’origine della festa, quello che l’assessore alla cultura Daria Carmi ha definito “un momento di grande felicità perché la luce è il senso che allontana dalle tenebre e dal male”. La città di Casale ha imparato a fare di questa festa la sua festa, grazie al lavoro della Comunità ebraica e qui il secondo miracolo perché, oltre ad invitare tutta la popolazione e gli amici di altre religioni ad accendere insieme le luci, si sono inventati l’idea di una collezione delle lampade che ne sono il simbolo. Il presidente della Comunità Giorgio Ottolenghi e il vice Elio Carmi hanno ricordato Antonio Recalcati da cui è nata l’idea e poi i tanti, tantissimi artisti che si sono aggiunti, fino a che la collezione è diventata un museo e poi neanche il museo è bastato e i “lumi” hanno cominciato a dover essere esposti “a rotazione” e ad essere richiesti dalle più importanti istituzioni ebraiche di tutto il mondo.
E così ecco il terzo miracolo: l’idea che questa collezione potesse diventare il pezzo forte dell’offerta di Casale Monferrato in occasione di EXPO 2015, un progetto fortemente voluto dall’amministrazione come ha ricordato il sindaco di Casale, Titti Palazzetti, che ha firmato la convenzione che ha permesso di ospitare le lampade al castello.
Discorsi tenuti davanti ad una folla che occupava l’intero cortile d’onore, composta da una buona rappresentanza dei cittadini di Casale, orgogliosi di questa ormai “loro” collezione, ma anche dei tanti artisti che hanno contribuito ad ampliarla in questi anni e degli amici delle diverse comunità ebraiche italiane. Poi, dopo il taglio del nastro, eccole per la prima volta tutte insieme.
Il colpo d’occhio è notevole, anche le lampade che sono normalmente esposte nel museo di vicolo Salomone Olper acquistano un altro valore in uno spazio più grande, come le “mani” di Topor che chiudono la sala grande e poi prende finalmente luce il grande vetro di Vigliaturo, risplende il neon di Lodola, ed ecco le opere inconfondibili di Pomodoro, Nespolo, Luzzati, Paladino, Mondino, Arman. Autori noti e meno noti, ma il bello è questo ognuno trova la sua lampada e la sua luce in questo straordinario colpo d’occhio.
E poi, proprio prima della mostra le lampade sono diventate 173 con una semplicissima foto di nove bambini con una candela in mano. Immagine che rende bene il messaggio di speranza legato al simbolo di questa festa.

Alberto Angelino

Orario di apertura della mostra: 
ven-sab – dom dalle ore 10.00 alle 19.00.

Per informazioni:
e-mail: manifestazioni@comune.casale-monferrato.al.it

(12 maggio 2015)