Rav Caro: “La Shoah evento unico.
Inaccettabile ogni tipo di paragone”

rav caroSulle pagine ferraresi del Resto del Carlino appare oggi un’intervista al rabbino capo Luciano Caro (nell’immagine), invitato a commentare l’accostamento fatto dal sindaco della città estense, Tiziano Tagliani, tra le deportazione degli ebrei sotto il nazifascismo e l’attuale condizione dei profughi in Europa. “La Shoah è stata un evento unico nella storia. Guai a banalizzarla”, ammonisce il rav Caro.

“La Shoah è stata un evento unico nella storia. Guai a banalizzarla”. Parole che, pur senza polemica, hanno tutto il sapore del monito. A pronunciarle è rav Luciano Caro, rabbino capo di Ferrara. Il riferimento è alle parole pronunciate dal sindaco Tiziano Tagliani durante un dibattito alla festa dell’Unità di Pontelagoscuro. Il primo cittadino, parlando dell’emergenza profughi, aveva infatti accostato il dramma dei migranti all’Olocausto. Dichiarazioni che non hanno mancato di scatenare una girandola di malumori, con il risultato di gettare ulteriore sale su una ferita che dopo il pasticcio Camelot non ha ancora avuto modo di rimarginarsi.
Rav Caro, l’emergenza migranti è stata paragonata al genocidio del popolo ebraico. Cosa ha provato nel leggere queste dichiarazioni?
Ritengo sia improprio paragonare la Shoah a tragedie come quella dei profughi. In un certo senso è una forma di banalizzazione.
Cosa intende?
Voglio dire che non hanno nulla in comune. La Shoah è un fenomeno unico nella storia dell’umanità. Si è trattato infatti della programmazione e della realizzazione — grazie a Dio non portata completamente a termine — dello sterminio di una intera popolazione.
Le parole del sindaco Tagliani hanno scatenato indignazione. Ritiene che vi debba delle scuse?
Può essere semplicemente che il sindaco si sia lasciato trasportare nel parlare, facendo questo errore. Non credo occorrano scuse.
Sembra che in realtà Tagliani nel suo ragionamento facesse riferimento all’atteggiamento di silenzio e indifferenza che, oggi come allora, molte persone hanno e hanno avuto di fronte a queste due diverse tragedie.
Se il riferimento è all’indifferenza allora il discorso è diverso. Resta il fatto che per noi è offensivo utilizzare la Shoah come pietra di paragone per ogni evento tragico a cui la storia ci mette davanti. Si tratta, ripeto, di raffronti impraticabili.
Esiste, secondo lei, un problema di indifferenza di fronte a questi fatti?
L’indifferenza c’è. E, oggi come allora, rende tutti quanti colpevoli.
Come mai ogni volta che si discute di Shoah, nascono polemiche e contrasti?
Perché non abbiamo ancora fatto i conti in maniera compiuta con quanto successo. La Shoah è stata uno sterminio progettato a tavolino e realizzato attraverso una vera e propria burocrazia. E il tutto in un paese civile, nel cuore della nostra Europa. Un fatto inconcepibile.
E unico nel suo genere.
Sì, lo ripeto. Di genocidi ce ne sono stati tanti nella storia, ma la Shoah è senza precedenti. E per questo non ha e non può avere paragoni con la situazione attuale.

Federico Malavasi, Il Resto del Carlino Ferrara

(1 settembre 2015)