La rassegna settimanale di melamed
Studenti, cittadini di domani

melamedbannerMelamed è una sezione specifica della rassegna stampa del portale dell’ebraismo italiano che da più di tre anni è dedicata a questioni relative a educazione e insegnamento. Ogni settimana una selezione della rassegna viene inviata a docenti, ai leader ebraici e a molti altri che hanno responsabilità sul fronte dell’educazione e della scuola. Da alcune settimane la redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane aggiunge al lavoro di riordino e selezione settimanale un commento, per fare il punto delle questioni più trattate sui giornali italiani ed esteri. Per visualizzare la newsletter settimanale di melamed cliccare qui.

Studenti, cittadini di domani.

“Ha superato il primo ostacolo la riforma delle regole per acquistare la cittadinanza italiana. Il ddl che introduce lo ius soli ha ottenuto il via libera della Camera con 310 sì, 66 no e 83 astenuti e ora passa al Senato.” La Stampa il 14 ottobre racconta così il passaggio alla Camera del ddl che darà a circa 800mila minori il diritto a diventare italiani. I parlamentari della Lega hanno protestato con forza in Aula, ma anche FdI e una parte di Forza Italia. Se il ddl dovesse superare senza modifiche anche l’esame del Senato in Italia arriverebbero due nuovi strumenti per acquisire la cittadinanza, lo ius soli e lo ius culturae.
Sono in realtà 700mila i minori, figli di stranieri, che potranno diventare italiani quando la legge sulla cittadinanza sarà approvata anche in Senato ma ad essi – come spiega l’Unità il 15 ottobre in una serie di approfondimenti – vanno aggiunti i circa 130mila ragazzi che hanno già compiuto i vent’anni per i quali la legge sarà retroattiva e che otterranno la cittadinanza grazie allo Ius culturae. Il passaggio alla camera del ddl ha nuovamente portato su numerose testate sia lo ius soli temperato che lo ius culturae, sottolineando come siano importanti lo studio e “chiari segni di radicamento”. Giovanna Zincone, su La Stampa, scrive che “La nuova legge ce la farà perché i suoi promotori hanno focalizzato strategicamente il loro obiettivo sui bambini. (…) i bambini possono muovere le corde della giustizia. Lo ha fatto il piccolo corpo di Aylan, lo fanno le dolorose immagini di profughi bambini. Perciò una tv ungherese ha vietato ai suoi operatori di inquadrarli. Perciò molti non vogliono vederli, sono gli stessi che vorrebbero negare la cittadinanza ai compagni di scuola e di giochi dei propri figli, dei propri nipoti.”

Diari protetti. Non paiono avere dubbi i giornali italiani (Repubblica, Mattino e Gazzetta del Mezzogiorno) che fra il 10 e l’11 ottobre scrivono che il Diario di Anna Frank “resta protetto” sino al 2030, o forse fino al 2050 grazie a un particolare regime sui diritti d’autore che prolunga la scadenza “naturale”, che sarebbe stata alla fine di quest’anno. Un approfondimento era stato pubblicato sulla newsletter Paginebraiche24 il 9 ottobre.

Studiare, integrare. Arriva da Ladispoli la notizia che in due scuole elementari sarà obbligatorio studiare il rumeno, per tutti i circa 1300 allievi. Oltre al corso “Lingua, cultura e civiltà romena”, di un’ora a settimana, è prevista un’altra ora facoltativa, in orario extrascolastico, grazie a un progetto finanziato dal governo della Romania con l’obiettivo di una maggiore integrazione e comprensione reciproca tra gli italiani e i migranti di origine rumena, che a Ladispoli sono il 20 per cento della popolazione. Non sono ovviamente mancate le polemiche, ma il preside è stato chiaro e ha dichiarato che “a chi non va bene può scegliere un’altra scuola”. (il Giornale, 10 ottobre)

Ada Treves twitter@atrevesmoked

(18 ottobre 2015)