Qui Torino – Lingue, linguaggi e identità
Al Salone del Libro con Pagine Ebraiche

Salone - genteFervono i preparativi, a Torino, dove giovedì aprirà la ventinovesima edizione del Salone del libro e come ogni anno, da quel maggio del 2009 quando venne presentato il numero zero, il giornale dell’ebraismo italiano si prepara a quella che in molti, a partire da Nicola Gallino, capo ufficio stampa del Salone chiamano con affettuosa ironia “la tradizionale inondazione biblica di Pagine Ebraiche”. Sono in effetti migliaia ogni anno le copie distribuite dalla squadra di giovani che si mette a disposizione di chi cerca un contatto e informazioni. La redazione lavora direttamente dagli spazi del Lingotto e, a testimoniare la sinergia con la rassegna torinese, anche quest’anno ha organizzato alcuni appuntamenti presenti nel programma ufficiale, in collaborazione con gli organizzatori del Salone. Il primo incontro si terrà giovedì 12, giorno di apertura, nel nuovo Spazio internazionale – Babel, luogo scelto dalla Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura per ospitare “Lingue e linguaggi. Dal Talmud al grande romanzo ebraico e yiddish” (clicca qui), incontro dedicato ai temi affrontati nel dossier del numero di maggio di Pagine Ebraiche, attualmente in distribuzione, in cui vengono raccontate le molte sfaccettature di un mestiere, quello del traduttore, che va ben al di là del semplice rendere parole in un’altra lingua, arrivando spesso a porsi come mediazione fra culture e tradizioni anche molto lontane
L’incontro, che prevede la partecipazione di Andrea Bozzi, Veronika Brecelj, Anna Linda Callow e Ada Vigliani, vedrà anche l’intervento degli studenti della Scuola universitaria per traduttori e interpreti di Trieste che hanno svolto il tirocinio nella redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, con la moderazione di Ada Treves, che ha curato il dossier Lingue e linguaggi. Lunedì 16 maggio alle 13, invece, nello Spazio autori si entrerà ancora di più nei temi del Salone che in questa edizione invece di un paese ospite si concentra sulla cultura dei paesi arabi con “Teheran-Tel Aviv solo andata. Volevo una poesia, ho trovato la libertà” (clicca qui): sarà infatti Payam Feili, il poeta iraniano che ha chiesto asilo in Israele ed è stato protagonista della grande intervista pubblicata sul numero di aprile di Pagine Ebraiche ad incontrare il pubblico insieme a Daniela Fubini, dopo un’introduzione del direttore della redazione UCEI Guido Vitale. Martedì sera, il 17 maggio, sarà il centro sociale della Comunità ebraica di Torino ad ospitare “Non solo conflitto. Israele società viva”, in cui Daniel Reichel e Ada Treves con Daniela Fubini racconteranno il paese reale, lontano dagli schemi dell’ideologia e della propaganda: dal lavoro dei manager specializzati nel collocamento di immigrati a elevata preparazione professionale e alto livello culturale, alla recentissima indagine sociologica dell’istituto PEW sulle dinamiche sociologiche israeliane alla sfida di Sheva Eretz, il nuovo notiziario dedicato a cosa si muove davvero nell’unica democrazia del Medio Oriente.

(9 maggio 2016)