International edition
“Coprire gli specchi, per Nizza”

Schermata 2016-07-18 alle 12.12.54“Per favore, risparmiamoci metafore inutili e facili populismi, risparmiamoci parole a voce alta ed opinioni urlate. E copriamo gli specchi, per Nizza”. Un pensiero ai fatti della città della Costa Azzurra, dove un efferato attacco terrorista ha ucciso oltre ottanta persone, viene rivolto dall’economista Susanna Calimani nel suo intervento mensile pubblicato sull’uscita odierna di Pagine Ebraiche International Edition. Una riflessione che ricorda gli usi della shivah, la settimana di lutto prevista dalla tradizione ebraica dopo la scomparsa di una persona cara, tra cui appunto quello di coprire gli specchi.
C’è tanta Italia a Nizza, nelle sue origini (per secoli il centro fu parte della Savoia e lì nacque Giuseppe Garibaldi), nell’attuale popolazione tricolore, che costituisce il secondo gruppo di origine straniera più numeroso della città, nel fatto che è meta di vacanza amatissima da tanti cittadini della Penisola. E proprio nel luogo dell’attentato, la Promenade des Anglais, vi è un omaggio alla figura di un grande italiano, Angelo Donati, diplomatico e uomo d’affari che negli anni tra il 1940 e il 1943 si adoperò per garantire la sicurezza degli ebrei di Nizza e dei tanti che vi erano arrivati da tutta Europa: una targa al civico 43 ne ricorda l’impegno.
Sul notiziario internazionale, si dà poi conto di due iniziative che trasmettono il profondo valore universale della Memoria. A Milano, come nel 2015, il Memoriale della Shoah che sorge presso il Binario 21 della Stazione centrale ha aperto le porte ai migranti che arrivano in città: ogni notte a loro disposizione 40 letti, toilette e docce, oltre a generi di prima necessità. L’estate scorsa sono state oltre 4500 le persone ospitate. Negli scorsi giorni, a Tunisi, è stato invece inaugurato il primo Giardino dei Giusti di un paese arabo, un monumento a coloro che in tutte le epoche hanno rischiato o sacrificato la vita per aiutare gli altri sul modello di quello di Monte Stella di Milano, a sua volta ispirato al parco che sorge a Yad Vashem per rendere omaggio a coloro che lo fecero per aiutare gli ebrei durante la Shoah.
Eletta a Roma la giunta dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane che affiancherà il presidente Noemi Di Segni: come già su Pagine Ebraiche 24, anche nella newsletter in lingua inglese l’elenco completo di nomi e deleghe.
È il francese la lingua di Bechol Lashon, in cui viene ripreso un articolo di Le Monde dedicato a Primo Levi. Il direttore della redazione giornalistica UCEI Guido Vitale nel suo It Happened Tomorrow cita invece un testo uscito sul quotidiano spagnolo El Pais, che parla della scoperta, in Lituania, di un tunnel scavato a mano durante la Shoah come via di fuga che salvò la vita di alcuni prigionieri. Presso la foresta di Ponar, dove è avvenuto il ritrovamento, decine di migliaia di persone furono trucidate dalle SS tedesche e lituane.
“Sono apertamente ostili a Israele. E allora perché questi politici italiani sono appena venuti in visita?”. È la domanda che pone un articolo di Ariel David sul giornale israeliano Haaretz, ricostruendo le giornate nella regione della delegazione del Movimento 5 Stelle, costellata di contraddizioni e gaffe. Il testo è ripreso nella sezione Italics, dedicata allo sguardo del mondo sugli affari italiani.

Rossella Tercatin

(18 luglio 2016)