Cartoline da Israele
“Cartoline”: così si chiama il progetto che si pone l’obbiettivo di dare voce al pensiero di studenti israeliani che hanno avuto una formazione didattica sul tema della Shoah.
Il progetto nasce in Israele da una collaborazione fra la scuola centrale di Yad Vashem per l’insegnamento della Shoah e il dipartimento di grafica del centro accademico WIZO di Haifa. Una collaborazione proficua che ha prodotto finora una serie e di cartoline, alcune delle quali molto significative e valide sia da un punto di vista artistico che didattico.
Le cartoline mostrano aspetti della Shoah dal punto di vista dei giovani israeliani e ciascuna potrebbe essere un punto di partenza e uno stimolo per ulteriori approfondimenti sul tema.
Nelle cartoline possiamo vedere, ad esempio, la foto di un paio di stivali indossati da un giovane e che potrebbe essere facilmente scambiata per una pubblicità, se non fosse per la scritta che compare sulla foto e la attraversa: ‘Ho visto la paura negli occhi di mia nonna nel momento in cui ha notato gli stivali’.
In altre cartoline vengono narrate in modo molto sintetico storie individuali, come quella di Malka Rozental, costretta a dare un’interpretazione molto personale del gioco del “Nascondino”.
In un’altra ancora si vede la fotografia originale di persone reali le cui sagome sono offuscate e ridotte ad un’ombra.
Il progetto, grazie all’impegno di Yad Vashem e che viene pubblicato anche grazie all’aiuto di ICHEIC Humanitarian Fund, da oggi “parla” anche italiano ed è stato presentato e distribuito -per ora solo ad un gruppo di insegnanti – questa settimana a Gorizia.
Sira Fatucci
(14 dicembre 2016)