Ladany, una vita in marcia

rassegnaLadany, di corsa sulle strade della Memoria romana. Avvenire titola così il pezzo che ha affidato ad Adam Smulevich per raccontare Run For Mem, la corsa tra Storia e Memoria organizza per questa domenica dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane con il sostegno di Maratona di Roma e Maccabi Italia e sotto l’egida della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
“Un passo dopo l’altro, oltre ogni ostacolo e avversità. Così gli hanno insegnato, così gli dice ogni mattina la sua testa. Un’infanzia distrutta dalle persecuzioni antiebraiche, dalla deportazione nei campi di sterminio, da mesi trascorsi in lotta quotidiana per la sopravvivenza. Un finale di carriera che invece di una meritata emozione a cinque cerchi lo rende testimone dell’assassinio dei suoi compagni di squadra. Dall’abisso della Shoah al massacro degli atleti israeliani a Monaco ’72, Shaul Ladany ne ha viste tante. Ma, appunto – si legge – non ha mai smesso di marciare”.
Su Avvenire si racconta anche la storia di quattro pugili romani in lotta contro il mostro nazifascista. Si parte da Pacifico Di Consiglio, il Moretto raccontato in Duello nel Ghetto di Maurizio Molinari e Amedeo Osti Guerrazzi. Ma ad essere raccontata è anche la vicenda di Lelletto Efrati, Lazzaro Anticoli e Settimio Terracina. A curare l’approfondimento è Massimiliano Castellani.

Grande attenzione sui quotidiani sul tema della Memoria, declinata attraverso interviste e approfondimenti. Sul Corriere della sera si racconta la missione congiunta ad Auschwitz di UCEI e Ministero dell’Istruzione. “Per Valeria Fedeli – si legge – è la prima volta ad Auschwitz, la prima missione da ministra tra le reti di filo spinato e le baracche dell’orrore. Con le scarpe nella neve e la criniera rossa nascosta dal cappuccio che la protegge dal gelo, la responsabile dell’Istruzione si asciuga le lacrime quando le sorelle Tatiana e Andra Bucci, sopravvissute allo sterminio nazista, depongono un sasso sulla ‘rampa’ di Birkenau, il campo che le vide bambine”. Accanto alla Fedeli la Presidente UCEI Noemi Di Segni, che insieme alla ministra ha siglato nelle scorse ore un protocollo d’intesa per difendere la Memoria viva. Protocollo che impegna anche il Csm e che è raccontato oggi dall’Unità. “Quella che si è svolta ieri e mercoledì – scrive il quotidiano – è stata una due giorni intensa ed emotivamente toccante per cento studenti di diverse scuole superiori italiane – da Udine a Pantelleria, passando per Amatrice – che si sono distinti per i loro progetti legati al tema della Shoah”.

Serviranno due anni per veder allestito a Firenze il Memoriale italiano di Auschwitz, le cui componenti sono nel capoluogo toscano da alcuni mesi. A scriverne è Repubblica Firenze, che dedica un ampio approfondimento sul tema della Memoria facendo riferimento all’esperienza del treno che nei prossimi giorni partirà alla volta della Polonia con centinaia di studenti toscani. Sempre su Repubblica Firenze lo storico animatore di questi treni, Ugo Caffaz, racconta la sua personale amicizia con Primo Levi.

Posata a Milano la pietra d’inciampo in memoria di Alberto Segre, il padre della Testimone della Shoah Liliana. “La pietra è stata posata davanti al numero 55 di corso Magenta, dove Segre visse insieme alla figlia Liliana, che con lui fu deportata e che ora è presidente del comitato milanese ‘Pietre d’inciampo’” spiega Repubblica Milano.

“Le Parti hanno concordato i passi futuri, in vista della prossima Plenaria prevista per marzo 2017 nella Città del Vaticano. Dopo la riunione della Commissione Bilaterale di Lavoro, la Santa Sede e lo Stato di Israele hanno tenuto una sessione di consultazioni bilaterali presso il Ministero degli Esteri. Le Delegazioni hanno discusso materie di comune interesse e hanno esplorato nuove opportunità di cooperazione”.
Così si legge nel comunicato congiunto della commissione bilaterale permanente di lavoro tra la Santa Sede e lo Stato d’Israele riunitasi nelle scorse ore a Gerusalemme (a riportare il comunicato è l’Osservatore Romano).

“Nella Torah ci sono due volti che si fronteggiano, ogni tanto si sfiorano, ogni tanto si allontanano, qualche volta si fondono: quello narrativo e quello normativo. Si tratta, come vedremo, di una distinzione carica di conseguenze”. Intervistato da Repubblica, Haim Baharier presenta in questi termini il ciclo di lezioni sulla Bibbia che lo vedrà protagonista, a partire da questa domenica, al Teatro Eliseo.

(20 gennaio 2017)