“Bds predica odio, Campidoglio
intervenga al più presto”
“Il BDS non è un movimento d’opinione, ma un vero e proprio catalizzatore di odio anti-israeliano e anti-ebraico. Una realtà che si fa sempre più minacciosa, attraversando la società italiana a tutti i livelli. Ogni legittimazione istituzionale a questi malfattori risulta quindi non soltanto fuori luogo, ma decisamente pericolosa per l’insieme della collettività. Mi auguro che la sindaca Virginia Raggi e la sua Giunta intervengano al più presto per porre rimedio a questo increscioso incidente”. Lo afferma la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiana Noemi Di Segni, con riferimento all’iniziativa “Gaza, rompiamo l’assedio” organizzata per il prossimo martedì alla Piccola Promoteca del Campidoglio. Iniziativa che sta raccogliendo diverse proteste, tra cui quella dell’ambasciata israeliana a Roma e dell’associazione Progetto Dreyfus.
Torna l’incubo terrorismo in Germania, dopo che un’auto ha travolto e ferito tre pedoni nel centro di Heidelberg (uno è morto qualche ora più tardi in ospedale). Dopo l’incidente, riporta tra gli altri il Corriere, il conducente è sceso dall’auto e si è messo a correre brandendo un coltello in una strada vicina. Qui una pattuglia di polizia lo ha bloccato, sparandogli. La polizia non si è sbilanciata e ha sostenuto che “non ci sono al momento indicazioni di un atto di natura terroristica”.
“La divisione della sinistra apre la porta al populismo”. Così l’ex segretario del PD Walter Veltroni, all’interno di una lunga intervista con il fondatore di Repubblica Eugenio Scalfari. Afferma Veltroni: “In questo momento nella società occidentale c’è grandissimo disagio, c’è dolore, c’è diseguaglianza, c’è un’incertezza dei genitori per la sorte dei figli e altrettanta incertezza dei figli per il loro futuro e poi c’è un’Europa imperfetta e sempre più disgregata. Noi siamo in una situazione che ricorda gli anni Trenta. Non il ritorno di Hitler o di Mussolini, la storia non si ripete mai, Carlo Marx diceva che si ripete o in tragedia o in farsa. Noi stiamo sfiorando la seconda di queste dimensioni con in più la litigiosità della sinistra”. Ecco, aggiunge, gli elementi “che dovrebbero far scattare i campanelli d’allarme”.
Il ministro dell’Interno Marco Minniti ha firmato l’espulsione di due tunisini, sospettati di legami con l’Isis. Tra gli espulsi, sottolinea il Corriere, c’è anche un uomo legato all’attentatore di Berlino, Anis Amri. Si tratta di Moez Ghidhaoui, 44 anni, tunisino a sua volta, senza domicilio né occupazione stabile. “Il numero di telefono di Ghidhaoui – viene spiegato – era fra i contatti di Amri, che a sua volta, come era già emerso, gravitava su Campoverde, in provincia di Latina, dove vivono gruppi di extracomunitari e dove Amri era stato ospitato un anno e mezzo fa, prima che l’attentato di Berlino prendesse forma”.
In una video-lettera diffusa sul web e sul sito del Corriere il comico Giacomo Poretti racconta al papa la Milano che prossimamente lo accoglierà. Parlando delle ormai celebri palme di Piazza Duomo, Poretti sembra inciampare sulla geopolitica (“Potrebbero ricordati la Palestina”).
Sull’Espresso, da segnalare un articolo non propriamente lusinghiero sulla Gerusalemme di oggi. “Per i fondatori di Israele, laici e anticlericali, rappresentava la superstizione. Oggi – scrive Bernardo Valli – continua a scatenare passioni inconciliabili”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(26 febbraio 2017)