Informazione – International Edition
La Tenda come luogo d’incontro

Schermata 2017-05-08 alle 13.13.48La tenda come luogo dove incontrare il Divino. Nell’odierna uscita di Pagine Ebraiche International Edition, il docente dell’Università di Bar Ilan Yaakov Mascetti riflette sul quello che è uno dei luoghi di ingresso, passaggio e attesa per eccellenza nel racconto biblico: dalla Tenda di Abramo a quella dell’Adunanza.
“La presenza di Dio nella natura non fa più parte della nostra esperienza, – quello che noi, come popolo, dobbiamo accettare è la dolorosa presa di distanza del Divino dal nostro ‘campo’ e accogliere umilmente lo struggimento, lo scrutare e il ponderare come mezzi che abbiamo a disposizione per approcciare ciò che è ora un Assoluto disperso. E la presenza di Dio può essere percepita come “nell’atto di un passaggio”, in un movimento dall’interno all’esterno, dall’intimità all’alienazione, con un fuggente, inafferrabile ed effimero attimo in cui possiamo percepire soltanto le spalle di Dio, non il volto. Il Divino può così essere trovato nell’indeterminato locus dell’ ‘ingresso’, tra due luoghi, mai davvero in uno soltanto” scrive Mascetti.
Nell’edizione internazionale di Pagine Ebraiche anche il resoconto di alcuni significativi momenti di incontro tra leader: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha accompagnato il collega tedesco Frank-Walter Steinmeier a rendere omaggio alle vittime delle Fosse Ardeatine, in una commemorazione silenziosa ha visto la partecipazione anche, tra gli altri, della presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, della presidente della Comunità di Roma Ruth Dureghello e del rabbino capo Riccardo Di Segni. Una delegazione di giovani ebrei, cristiani e musulmani è stata inoltre ricevuta dal ministro degli Interni Marco Minniti.
Ancora, il ministro deli Esteri Angelino Alfano ha ribadito la posizione di contrarietà dell’Italia alle risoluzioni delle Nazione Unite che mirano a delegittimare Israele, posizione che ha trovato concreta espressione nell’ultima votazione all’Unesco.
Si è aperta in questi giorni la centesima edizione del Giro d’Italia, con moltissimi giornali che in tutto il mondo celebrano una delle corse ciclistiche più amate. Nell’articolo del quotidiano francese Le Télégramme, ripreso nella sezione Bechol Lashon, viene tra gli altri ricordata la figura di Gino Bartali e il suo eroismo nel contribuire alla salvezza di tanti ebrei nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
Nella rubrica Italics, si parla questa settimana di ricette che raccontano una città, in questo caso le sarde in saor, specialità tipica veneziana che si dice abbia origine nella sua comunità ebraica.
Infine, il direttore della redazione giornalistica UCEI Guido Vitale, nel suo It Happened Tomorrow ricorda la figura di Gershom Scholem, filosofo ed esperto di mistica, citando un passaggio di un articolo a lui dedicato sul Washington Post. “Harold Bloom considerava Gershom Scholem ‘non meno di un profeta’, dichiarando che per molti intellettuali ebrei contemporanei ‘la Kabbalah di Gershom Scholem è oggi più normativa dell’ebraismo normativo di per sé. E tuttavia in tanti non lo hanno mai sentito nominare. George Prochnik mira a cambiare tutto questo con il suo libro ‘Straniero in una Terra strana: alla ricerca di Gershom Scholem e Gerusalemme”.

rt

(8 maggio 2017)