I Giusti di Besleney

angelica edna calò livneGrande emozione nell’Alta Galilea per il conferimento del Premio Begin al Liceo Anne Frank per l’innovazione negli studi sulla Shoah. Da quattro anni gli allievi delle classi superiori partecipano a un progetto ispirato alla “ricerca del significato della vita” di Victor Frankl. Quest’anno il tema principale dei lavori dei ragazzi è stato il caso degli orfani ebrei di Besleney, un villaggio di semplici e onesti agricoltori del Caucaso, in un’area abitata dai popoli circassi. “Quando il pericolo nazista minacciò Leningrado si decise di evacuare i bambini ebrei”, scrive Auron nel suo libro La banalità della compassione, storia del villaggio circasso-musulmano nel Caucaso che salvò i bambini ebrei durante la Shoah. È una storia quasi sconosciuta, una storia di donne e di madri che va diretta al cuore. “Il 10 aprile 1942, un convoglio di bambini partì da alcuni orfanotrofi della città. Furono caricati su treni merci e vagarono per quattro mesi sulle strade delle montagne del Caucaso pensando che i tedeschi non avrebbero conquistato la zona. Negli ultimi giorni del luglio 1942, i tedeschi bombardarono il treno e molti bambini rimasero uccisi. I superstiti giunsero al villaggio e i primi che li accolsero furono i bambini. Videro che erano stanchi e malati, cercarono di comunicare con loro ma i bambini di Leningrado non rispondevano. Erano 32 bambini ebrei. 32 madri di Besleney, al ritorno dal lavoro nei campi, li presero tutti con loro nelle proprie case, con le loro famiglie. La mattina del giorno successivo i soldati tedeschi irruppero nel villaggio. Sospettavano che vi fossero ebrei, li cercarono dappertutto e minacciarono di bruciare il villaggio con tutti i suoi abitanti, se avessero trovato un solo bambino ebreo. Durante i 152 giorni in cui i soldati tedeschi rimasero nel villaggio, nessuno denunciò i bambini.
Nel Liceo Anne Frank, situato a Sasa, studiano ragazzi dei villaggi, kibbutzim e moshavim dell’Alta Galilea. Anche del villaggio circasso Richania. Martedì prossimo si svolgerà a Sasa una serata di gala in onore di questo altro piccolo nuovo luccicante gioiello di umanità che si aggiunge alla preziosa lista di “Giusti tra le nazioni” ai quali dobbiamo la nostra vita.

Angelica Edna Calò Livne

(10 maggio 2017)