Odio online e retorica complottista,
il report sull’antisemitismo oggi

Schermata 2017-06-13 alle 13.23.48Da operazioni editoriali che rilanciano senza pudore volumi alla base dell’antisemitismo moderno a politici che parlano di presunti complotti di lobby ebraiche e poteri forti, fino al riemergere di movimenti neofascisti. Sono alcuni degli inquietanti fenomeni catalogati e analizzati nel nuovo Rapporto annuale sull’antisemitismo in Italia che verrà presentato domani nella prestigiosa Sala Alessi (ore 11.00) di Palazzo Marino. Il report, realizzato dalla Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC) di Milano, sarà presentato dalla sociologa Betti Guetta, responsabile dell’Osservatorio antisemitismo, e registra le manifestazioni antisemite legate alla realtà italiana. A partecipare all’iniziativa, che ha ricevuto il sostegno del Comune di Milano e del sindaco Giuseppe Sala, il Presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolé, la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI) Noemi Di Segni, il Presidente della Fondazione CDEC Giorgio Sacerdoti, la Consigliera comunale Diana De Marchi.
Tra gli elementi messi in luce nel documento, il progressivo deterioramento del discorso pubblico su ebrei, antisemitismo, Shoah e Stato d’Israele. “Gli stereotipi antisemiti – si legge nella sintesi del rapporto – continuano a essere una realtà nei discorsi privati e pubblici; talvolta l’antisemitismo è espresso apertamente, anche nei media. Come è accaduto in una radio privata che ha trasmesso un programma a puntate per propagandare le tesi dei ‘Protocolli dei Savi di Sion’”.
Altra problematica rilevata nel rapporto, il fatto che il materiale antisemita continui a circolare ed essere pubblicato su internet e che a queste azioni seguano poche conseguenze. Ed esigui sono anche i mezzi legali “per far fronte, sulle diverse piattaforme social media, agli insulti e agli stereotipi che liberamente scorrono nel web”. A riguardo è intervenuto anche il Parlamento Europeo che in una recente risoluzione sulla lotta all’antisemitismo ha invitato i Paesi membri a fare riferimento al Codice di condotta concordato dalla Commissione Ue con le maggiori aziende del settore informatico e “sollecitare gli intermediari online e le piattaforme dei social media a intraprendere un’azione rapida per prevenire e combattere gli hate speech antisemiti”.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked

(13 giugno 2017)