Informazione – International EditionUn concorso per la musica ebraica, con il cuore a Parma
Un concorso internazionale per la musica ebraica, con il cuore a Parma. Come raccontato nell’odierna uscita di Pagine Ebraiche International Edition, l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane ha lanciato una competizione per composizioni ispirate alla tradizione. “Siamo partiti chiedendoci cosa stia succedendo nel panorama musicale contemporaneo e abbiamo pensato che un’iniziativa del genere possa contribuire a mantenere viva una tradizione ricchissima, e magari anche rivestire un’importante funzione divulgativa – spiega il coordinatore della Commissione Cultura dell’UCEI Riccardo Joshua Moretti, compositore, musicista e direttore d’orchestra “Vogliamo dimostrare che la musica ebraica non è solo klezmer”. Moretti aggiunge che il concorso si svolgerà ogni due anni. Per l’edizione 2017 il tema prescelto è quello dei cinquant’anni dalla riunificazione di Gerusalemme. “Possono partecipare musicisti provenienti da tutti i paesi europei e da Israele, senza alcuna preclusione di genere per quanto riguarda i brani: dalla musica classica contemporanea ai canti liturgici o alla musica leggera”. L’iscrizione al concorso deve essere effettuata entro il 15 novembre, mentre le giornate finali si svolgeranno l’11 e il 12 dicembre, alla Casa della Musica della città emiliana.
Di musica si parla anche nella sezione Bechol Lashon: la musicologa Maria Teresa Milano parla del jazzista Louis Armstrong in un testo tradotto in spagnolo da Anna Pagetti, una delle studentesse della Scuola traduttori e interpreti di Trieste che sta svolgendo il proprio tirocinio presso la redazione dell’UCEI. Il contributo del progetto di collaborazione tra Pagine Ebraiche e l’istituzione triestina ha prodotto anche la versione in lingua inglese del testo dedicato al rapporto sull’antisemitismo e il pregiudizio in Italia realizzato dalla Fondazione Centro di Documentazione ebraica contemporanea con il contributo della società di ricerca IPSOS: a realizzare la traduzione Milena Porsch e Clara Ehret.
Nella nuova uscita dell’edizione internazionale di Pagine Ebraiche anche la notizia di un progetto di riqualificazione di Portico d’Ottavia, cuore dell’antico Ghetto di Roma.
Trasferirsi in Israele e guardare a Yom Kippur con occhi nuovi. Questo è il tema dell’ultimo Double Life firmato da Daniela Fubini, torinese d’origine e telavivese di adozione.
Al Museo ebraico di New York aperta una grande mostra dedicata all’artista ebreo italiano Amedeo Modigliani, che ne racconta le influenze ebraiche.
Infine, nella rubrica It Happened Tomorrow, un passaggio dell’editoriale del direttore della redazione UCEI Guido Vitale scritto in occasione del nuovo anno ebraico: “Le nuove generazioni. Il comportamento dei più giovani, che in gran numero lasciano l’Italia, parla da solo. Una politica credibile non può reggersi sugli ammiccamenti di iniziative di svago e intrattenimento. Deve passare da un’azione seria per creare nuovi posti di lavoro e quella intensa formazione che sola può garantire un accesso all’attuale mercato del lavoro”.
rt