Israele, Netanyahu sotto accusa Polizia chiede l’incriminazione
Dopo un anno di testimonianze, interrogatori e documenti raccolti, il capo della polizia israeliana Roni Alsheich ha presentato le conclusioni degli investigatori: ci sarebbero prove sufficienti per incriminare il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu con le accuse di corruzione, frode e abuso di fiducia. Da qui la richiesta della polizia al procuratore generale di imputare Netanyahu che, ieri sera in diretta tv, ha escluso le dimissioni e si è definito innocente (La Stampa). Tre i filoni di indagine a suo carico e per due – il “caso 1000” e il “caso 2000”- la polizia ha ritenuto di aver raccolto prove sufficienti per incriminarlo: nel Caso 1000 Netanyahu è sospettato di aver ricevuto per lui, la moglie Sarah e il figlio Yair regali da uomini di affari in cambio di favori; al centro del caso 2000 una presunta offerta di Netanyahu ad Arnon Mozes, proprietario del colosso editoriale che pubblica Yedioth Ahronoth, di ridimensionare il principale concorrente in cambio di articoli ed editoriali più favorevoli (Corriere). I commentatori israeliani fanno notare che potrebbero passare mesi prima che il procuratore Mandelblit si esprima sulle richieste della polizia.
Siria, soldati russi uccisi dagli Usa. Oltre cento russi – ma i numeri potrebbero essere superiori – sarebbero rimasti uccisi nel raid americano della scorsa settimana a Deir el-Zor in Siria. A rivelarlo, scrive il Corriere, sono soprattutto i blogger e diversi media russi, secondo i quali «sino a duecento» tra soldati e contractor russi sarebbero morti nell’attacco Usa. Una notizia che per il momento sia il Cremlino che i portavoce americani non hanno confermato ma, scrive il Corriere, “rappresenta comunque lo specchio delle tensioni in atto nella Siria lacerata e in lotta sulle ceneri dell’Isis, dove il regime di Bashar Assad, sostenuto da Teheran e Mosca, cerca in ogni modo di riguadagnare il controllo sul territorio, scontrandosi così con le milizie sunnite ribelli appoggiate dalla Turchia e impegnate nell’offensiva contro quelle curde, a loro volta alleate agli Stati Uniti”. “La Siria – spiega Guido Olimpio sempre sul Corriere elencando le forze in gioco e i loro interessi – è parte del confronto più ampio, dove gli Stati Uniti (con Gerusalemme e sauditi) intendono fermare l’Iran. L’incursione di un drone iraniano in Israele, l’abbattimento di un jet israeliano da parte dei russi-siriani e la conseguente rappresaglia hanno solo confermato la molteplicità di fronti collegati”.
Mantova, tolta la cittadinanza onoraria a Mussolini. Il Consiglio comunale di Mantova ha revocato lunedì sera la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini conferitagli il 21 maggio 1924. La mozione presentata da Partito democratico, Sinistra italiana e lista civica Palazzi, le forze politiche che amministrano il Comune, è passata a maggioranza. Contro si sono dichiarati Forza Italia, Lega, lista civica Bulbarelli, CasaPound, Cinque Stelle (Corriere).
Bologna non vuole i fascisti. Forza Nuova in piazza, gli antifascisti a cercare di impedirlo. Agenti in tenuta antisommossa già mobilitati per una serata che si preannuncia calda, racconta Repubblica Bologna, parlando dell’incontro previsto nel capoluogo emiliano per venerdì con protagonista Roberto Fiore, leader dei neofascisti di Forza Nuova.” Possono venire anche i fascisti a fare la campagna elettorale a Bologna, ma Bologna non vuole né i fascisti né i razzisti. Possono parlare perché c’è gente che lo ha permesso loro 50 anni fa e ci limitiamo a dire questo”, le parole del sindaco di Bologna Virginio Merola.
Minniti e i fatti di Macerata. Intervistato da Eugenio Scalfari, il ministro dell’Interno Marco Minniti spiega la sua posizione sulla situazione a Macerata, dove sono accaduti due fatti: “uno orribile che è quello di Pamela, nel quale non c’era assolutamente nulla da manifestare, gli autori erano già stati individuati e messi in galera. Io comunque sono andato a dare la mano ai suoi parenti più stretti, altro non c’era da fare. Poi sono andato dove ha sparato Traini che nel frattempo era anche lui stato arrestato. Qualche giorno dopo si è svolta una manifestazione di molte migliaia di persone venute un po’ da tutta Italia. Ho ritenuto che la manifestazione fosse doverosa e quindi non ho dato nessuna disposizione alle forze dell’ordine”.
Daniel Reichel twitter @dreichelmoked