Bibi, mossa a sorpresa
Scontro aperto, alla conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera, tra Israele e Iran. Mossa a sorpresa del premier israeliano Benjamin Netanyahu, che nel corso del suo intervento ha mostrato un pezzo del drone iraniano abbattuto negli scorsi giorni. “È tempo di fermare Teheran, che rappresenta una minaccia non soltanto regionale ma globale” ha affermato il Primo ministro di Gerusalemme. Il ministro degli Esteri di Teheran Javad Zarif, intervenuto un paio d’ore dopo, ha replicato che “Netanyahu è un fumettista da circo” e che “il suo show non merita risposta”. Lo scontro è centrale su tutti i quotidiani. “Netanyahu, monito all’Iran” titola La Stampa. “Israele-Iran, venti di guerra” scrive Repubblica. “L’ira di Israele contro l’Iran” la scelta del Corriere. “Se c’era bisogno di una sveglia sullo stato dei rapporti fra Israele e Iran, Benjamin Netanyahu si è preso buona cura di suonarla al massimo del volume” osserva Fiamma Nirenstein sul Giornale.
Tra le questioni internazionali che continuano a far parlare c’è anche la tensione sempre più forte tra Stato ebraico e Polonia, dopo le recenti dichiarazioni (che in molti hanno definito “antisemite”) del premier polacco. “Parole come lame di ghiaccio in quest’inverno di scontri sul passato che divide. Prima, l’approvazione della legge sulla Shoah voluta dal governo nazional-conservatore di Varsavia che prevede fino a tre anni di carcere per chiunque attribuisca alla nazione polacca complicità con i crimini nazisti. Poi – scrive il Corriere – la rottura alla conferenza sulla sicurezza di Monaco, dove il premier polacco Mateusz Morawiecki ha parlato di ‘responsabilità degli ebrei» nella voragine dell’Olocausto”.
“I gruppi e le associazioni che si ispirano al fascismo vanno sciolti. Non c’è posto per loro nel nostro Paese, nella nostra Repubblica che è antifascista”. L’ha affermato la presidente della Camera Laura Boldrini, intervenendo a Milano. Scrive Repubblica: “In un Paese nato dalla Resistenza e con una Costituzione antifascista non dovrebbe esserci bisogno di appelli come quello coraggioso (pure se lanciato in campagna elettorale) di Laura Boldrini ieri a Milano. Ma tant’è: in Italia, oltreché un inedito, diventa persino un’eccezione. Forse necessaria”. Ospite ieri di Fabio Fazio, il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha invece commentato: “Nazismo e fascismo sono nati come movimenti socialisti. Sono arrivati dove sono arrivati grazie a Mussolini e Hitler. Senza un Mussolini o un Hitler in giro non succede niente. Tranquilli”.
Il Corriere Roma torna su una vicenda di alcuni anni fa, relativa a un giovane commerciante romano imputato d’ingiuria aggravata dall’odio razziale oltre che di lesioni. “Non fare entrare i tuoi figli ebrei nel mio negozio” le parole rivolte a una collega di un esercizio adiacente, prima di sferrarle un calcio. L’uomo, secondo l’accusa, avrebbe anche detto: “Ebrei, vi meritate i forni crematori”. Il processo, si legge, per ora è stato rinviato a settembre.
“Per gli amici e gli allievi era Giacometta. Con questo nome, da cui lei in pubblico si schermiva, la ricorderemo. Aveva occhi d’un verde chiaro, arguti e penetranti; si stagliavano in un volto sereno che non poteva celare del tutto la malinconia”. Sul Corriere, Donatella Di Cesare racconta così la saggista, studiosa e traduttrice Giacometta Limentani mancata ieri all’età di 90 anni.
L’Islanda sta per diventare il primo Paese europeo a vietare la circoncisione maschile per qualsiasi ragione religiosa. La legge, all’esame del Parlamento, è presentata così da Repubblica: “Sebbene sia motivata da ragioni come il rispetto della dignità di ogni essere umano, il no alle mutilazioni specie se dolorose, la priorità dell’integrità fisica e psicologica di ognuno, è già bersaglio di critiche da parte delle comunità religiose sia musulmane sia ebraiche. Di solito non amiche tra loro ma unite per una volta contro la laica e progressista Islanda”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(19 febbraio 2018)