Davide Astori (1987-2018)

Un atleta di grande valore, ma anche un uomo dai solidi principi. È shock nel mondo del calcio per l’improvvisa scomparsa di Davide Astori, capitano della Fiorentina e difensore della Nazionale (con cui aveva disputato 14 partite). In maglia viola dall’estate del 2015, Astori ha prestato il suo volto a diverse iniziative di sensibilizzazione su temi ritenuti di forte impatto sociale. Come nel caso della Memoria.
Nel gennaio scorso, insieme ai compagni di squadra, aveva simbolicamente tagliato un pezzo di filo spinato in ricordo di chi, in un lager, aveva perso la vita. Con lo stesso spirito, dopo l’orrenda provocazione di un gruppo di tifosi della Lazio, in ottobre si era prestato a leggere un brano del Diario di Anna Frank oltraggiato dall’idiozia ultrà.
“Quel che è accaduto non può essere cancellato, ma si può impedire che accada di nuovo” le sue parole, in un video-messaggio che aveva avuto larga diffusione.
Con decisione assunta all’unanimità il Viola Club Tel Aviv da ieri sera è intitolato ad Astori.

(4 marzo 2018)