Afrin, dramma per 200mila

rassegnaIl dramma di Afrin non ferma il presidente turco Erdogan, che afferma: “Conquistando il centro di Afrin abbiamo compiuto il passo più importante. Continueremo con Manbij, fino all’eliminazione totale del corridoio del terrore”.
“Afrin è conquistata – scrive Repubblica – ma 200 mila persone sono prive di cibo, acqua, elettricità. C’è chi cerca riparo nell’auto e chi mette la famiglia a dormire sotto gli alberi. I saccheggi infuriano, le esplosioni continuano. L’offensiva delle truppe turche ha avuto ragione dell’enclave curda in Siria, però adesso l’emergenza umanitaria diventa urgente”.

Si terrà giovedì l’annuale cerimonia in ricordo delle vittime delle Fosse Ardeatine alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Scrive Repubblica, che parla polemicamente di storia che ‘si piega al calendario’: “Il Sabato è Shabbat, venerdì c’è l’insediamento del nuovo Parlamento. E così la 74esima commemorazione della strage nazista delle Fosse Ardeatine non si terrà nel giorno in cui l’eccidio è stato compiuto, e neanche nel giorno in cui l’attentato di via Rasella faceva saltare in aria 30 soldati tedeschi. Ma giovedì, nel giorno in cui i Gap quell’attentato preso a pretesto per trucidare 335 civili e militari, lo stavano forse ancora preparando”.

“È ora di smettere di parlare di ‘lupi solitari’: si tratta sempre dell’incitamento palestinese. La strategia terroristica dei palestinesi è di massa, conta migliaia di morti, si accanisce sulla sovranità ebraica, spera di terrorizzare non alcune persone, ma un popolo intero inducendolo alla fuga per liberare l’Ummah islamica”. Così Fiamma Nirenstein, sul Giornale, a proposito degli ultimi episodi di terrorismo in Israele. In una breve Il Fatto Quotidiano segnala l’arresto di un dipendente del consolato francese a Gerusalemme, con mansioni di autista, fermato con l’accusa di aver usato un mezzo del consolato per trasportare 70 pistole e due fucili d’assalto a Gaza.

La Stampa, nell’inserto ambientale Tuttogreen, racconta l’allarmante crisi idrica del Mar Morto (ogni anno un metro di profondità in meno). “La ritirata delle acque – si legge – è un’esperienza che può raccontare chiunque abbia visitato l’area negli ultimi 15-20 anni: hotel che si affacciavano sulla spiaggia ora persi nel deserto, il corso della strada litoranea ormai lontano dalla costa, resort abbandonati alla sabbia, la rocca di Masada da cui si contempla solo la striscia di terra che divide in due il lago”.

Il Foglio denuncia la mobilitazione di numerosi esponenti islamici a favore di Tariq Ramadan, il teologo di origini egiziane accusato di stupro in Francia. “Tariq è paragonato a Nelson Mandela, a Jean Moulin, al capitano Dreyfus. L’obiettivo, scrive il Figaro, è farne ‘il martire della banlieue’. E di #MeToo”.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(20 marzo 2018)