“Siria, l’Italia appoggi gli Usa”

rassegnaLa crisi siriana e il possibile intervento di Stati Uniti e altri paesi occidentali continua a tener banco. Una crisi che, viene sottolineato, riguarda molto da vicino anche Israele. Anche se per il momento tutto è in sospeso. Scrive tra gli altri il Corriere: “Le opzioni militari per l’attacco sono tutte complicate. Gli alleati di Assad, russi e iraniani, hanno mobilitato le difese, attivando le batterie anti missili e mettendo al riparo i velivoli dell’aviazione siriana”.
Appoggio politico e non militare. Questa la richiesta degli Usa all’Italia, nel retroscena raccontato da La Stampa. “Gli Usa capiscono che il governo Gentiloni è in uscita, ma al momento è in carica e gli eventi richiedono che dia un segnale. Stesso discorso – si legge – per i partiti che hanno vinto le elezioni, cioè M5S e Lega”.

Repubblica segnala in breve lo scontro ieri ad Auschwitz, in occasione dello Yom haShoah, tra il presidente israeliano Reuven Rivlin e il suo omologo polacco Andrzej Duda. “Abbiamo un profondo rispetto per l’esame di coscienza compiuto dal popolo polacco ma anche un profondo disaccordo ci divide. Esigiamo che la Polonia si assuma la responsabilità di uno studio completo dell’Olocausto e degli eventi di allora” ha sottolineato Rivlin, con un chiaro riferimento alla controversa legge approvata dal Parlamento di Varsavia. Dal canto suo Duda ha replicato: “Non abbiamo intenzione di bloccare le testimonianze dei superstiti, sappiamo che la macchina della morte nazista non avrebbe realizzato il suo piano tremendo senza trovare il suolo fertile dell’odio contro gli ebrei”. Duda ha anche parlato di singoli cittadini polacchi che “meritano solo condanna”, per poi aggiungere: “Ma i campi di sterminio non erano polacchi”.

L’Osservatore Romano pubblica uno stralcio dell’intervento tenuto ieri da Anna Foa alla Pontificia università della Santa Croce durante la conferenza, promossa in collaborazione con l’Ambasciata di Israele presso la Santa Sede, in occasione di Yom haShoah. “Difficile – ha affermato Foa – parlare della Shoah in Italia senza toccare il tema del ruolo della Chiesa, dell’aiuto prestato (o secondo alcuni non prestato o insufficientemente prestato) agli ebrei, della posizione di Pio XII e dei suoi ‘silenzi'”. Di Anna Foa è in uscita un saggio molto atteso, La famiglia F., con al centro le vicende dei genitori Vittorio e Lisetta Foa e gli insegnamenti trasmessi ai figli. “Da entrambi Anna Foa, storica molto apprezzata, ha ereditato la capacità di far domande, con sperimentato disprezzo per ogni tabù” scrive il Venerdì di Repubblica.

Cori per Hitler e svastiche in caserma. Uno scandalo travolge in queste settimane l’esercito tedesco. “Rispondendo a un’interpellanza parlamentare presentata dal partito della Die Linke – scrive La Stampa – il Ministero della difesa ha confermato ieri l’avvio di ben 431 inchieste nei confronti di altrettanti soldati sospettati di appartenere a gruppi dell’estrema destra o di condividere le loro ideologie razziste, antisemite e totalitarie”. Un fenomeno in crescita, viene segnalato, visto che nell’arco di appena un anno il numero delle inchieste avviate è aumentato di oltre il 50%.

Il Foglio segnala la testimonianza, pubblicata ieri da Yedioth Ahronoth, della nipote di Mireille Knoll (l’anziana donna ebrea barbaramente uccisa a Parigi dal vicino di casa islamico). “Mia nonna Mireille Knoll è stata uccisa a Parigi, io sono comandante in Israele” il titolo scelto dal quotidiano.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(13 aprile 2018)