Estremisti di destra,
blitz alla frontiera

rassegnaUn muro di plastica sul Colle della Scala. È l’iniziativa “per fermare i migranti” portata avanti da alcuni militanti di estrema destra francesi. Un’operazione in grande stile, con tanto di elicottero che ha ripreso dall’alto il blitz. “Dopo le occupazioni della moschea di Poiters e i blitz nel Mediterraneo – scrive il Corriere – l’operazione ‘Defend Europe’ mette a segno una nuova impresa: la creazione di un muro simbolico fra Italia e Francia con paletti di legno e una lunga rete da cantiere”.

In una ampia intervista con Alain Elkann, su La Stampa, la direttrice del Meis Simonetta Della Seta racconta sfide e prospettive del museo. “Credo sia un privilegio avere l’opportunità di dar vita a un nuovo museo e creare un centro per il dialogo e la convivenza”, afferma Della Seta. “Gli ebrei – sottolinea la direttrice del Meis – sono in Italia da 2.200 anni. È la comunità più antica al di fuori di Israele dopo quella di Babilonia ed è una comunità tuttora viva, non solo una memoria storica”.

Il dorso milanese del Corriere parla della grande manifestazione nazionale prevista per il 25 Aprile. Volti alla libertà, il tema di quest’anno. “Lo striscione Patrioti europei ci sarà ancora, ma quest’anno abbiamo cambiato tema. La ragione? Nell’ultimo periodo abbiamo assistito a provocazioni sempre più pericolose che ci ricordano ancora di più l’importanza di tenere alta la guardia dei valori democratici e antifascisti, dall’assassinio di Mireille Knoll, cittadina francese superstite dell’Olocausto a Parigi, al più recente attacco all’Istituto Pedagogico della Resistenza a Milano spiega il segretario metropolitano del Pd Pietro Bussolati. Afferma Roberto Cenati, presidente della sezione cittadina dell’Anpi: “Eventuali contestazioni alla Brigata ebraica suonerebbero quest’anno ancora più stonate rispetto al solito proprio in relazione al tema scelto e al clima che si respira in Europa intorno ai rigurgiti razzisti e antisemiti”.

In una intervista col Fatto Quotidiano Abraham Yehoshua parla della sua proposta che Israele diventi una Repubblica presidenziale. “Sarebbe – afferma – I’unico modo per dare la possibilità anche ai palestinesi di votare direttamente il capo dello Stato, che avrebbe più poteri e sarebbe slegato dalla conflittualità parlamentare”. Ma non sarà facile che ciò avvenga, sostiene Yehoshua, “perché né la destra israeliana né alcuni esponenti dell’Autorità Nazionale palestinese accetteranno di perdere parte del proprio potere a favore del bene di questi due popoli”.
Un ingegnere palestinese 35enne, membro di Hamas e originario di Gaza, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco in Malesia. La notizia è segnalata in breve dal Corriere, che riporta anche le accuse di Hamas e familiari: “È stato il Mossad”.

Si inaugura questo mercoledì al Maxxi una grande mostra in ricordo di Bruno Zevi, nel centenario dalla nascita. L’Espresso ne anticipa alcuni temi, partendo dall’espressione “Never box” (scatola chiusa) che era solito usare come chiusura delle interviste. “Per Zevi – scrive il settimanale – Never box era anche pratica di vita. Uscire dagli schemi mentali, dalle categorie, dalle abitudini visive, dalle consuetudini, dai ruoli precostituiti. Lui di ruoli riusciva ad assumerne parecchi: architetto, urbanista, storico, docente, politico, giornalista, polemista, anchor man”.

Su La Stampa si segnala la mostra fotografica con gli scatti dell’israeliana Orit Drori, ospitata alla Galleria Bruno Lisi a Roma. Protagonista è la Vienna “che oscilla tra libertà e repressione, tra la fioritura dei grandi intellettuali mitteleuropei e la distruzione delle due guerre”.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(22 aprile 2018)