…responsabilità

Nella Budapest dell’Ungheria di Viktor Orban si sta inaugurando un Museo della Shoah. Sembrerebbe una buona notizia, che rafforza il clima di vicinanza fra il Premier ungherese e Netanyahu, anche recentemente ribadito da reciproche visite. C’è un però, già sottolineato dagli esperti dello Yad VaShem. Nel museo di Budapest mancherebbe ogni riferimento alle responsabilità del popolo ungherese nello sterminio degli ebrei. Insomma, una riedizione di quanto abbiamo visto recentemente in Polonia. Va detto chiaro: in quest’Europa sovranista c’è un chiaro tentativo di riscrivere la storia della Shoah, attraverso un processo di decolpevolizzazione che va nella direzione diametralmente opposta a quanto fatto negli ultimi decenni. Si usa la Shoah per assolvere se stessi e scaricare tutto sulla Germania. Quella passata, perché membri dell’AFD hanno già dichiarato da tempo che la Germania di oggi non deve colpevolizzarsi per il proprio passato. Quello era il nazismo, non la Germania. Alla fine, è come il gioco dello schiaffo sulla nuca: ti giri e il colpevole non esiste.

Davide Assael, ricercatore