La medaglia alla Brigata

rassLa Stampa racconta l’emozionante cerimonia di consegna della medaglia d’oro al valor militare per la Resistenza ai reduci della Brigata Ebraica: “Asher Dishon e Gideon Gilboa, 95 anni ciascuno, hanno posato fieri in alta uniforme nel cortile di Bet Hagdudim (il Museo dei Battaglioni) nei pressi di Netanya, per una foto che passerà alla storia. Accanto a Dishon e Gilboa, ma in abiti civili, anche l’italiano Gualtiero Cividalli (92 anni) con gli altri, pochi, veterani sopravvissuti e con il comandante delle forze di terra dell’esercito israeliano, il generale Kobi Barak”.

Nuovo scontro tra Commissione europea e governo italiano, segnalato in evidenza sui giornali. “Gli italiani hanno optato per un governo decisamente euroscettico e xenofobo che, sulle questioni migratorie e di bilancio, sta cercando di sbarazzarsi degli obblighi europei” ha detto il commissario Ue per gli Affari economici Pierre Moscovici. Al commissario ha così replicato il vicepremier Matteo Salvini: “Moscovici parla a vanvera, in Italia non c’è nessun razzismo o xenofobia, ma finalmente un governo scelto dai cittadini che ha bloccato gli scafisti e chiuso i porti ai clandestini”.

Dodici anni di reclusione per le accuse di strage aggravata dall’odio razziale e porto abusivo d’arma. Questa la condanna inflitta dalla Corte d’assise di Macerata nei confronti dell’estremista di destra Luca Traini. Il 29enne, spiega tra gli altri Repubblica, “è stato giudicato pienamente capace di intendere e di volere e gli è stata contestata l’aggravante del movente razzista”. A nulla è valsa la perizia psichiatrica presentata dal suo difensore, “che lo qualificava soggetto border line e disturbato”.

Apprezzamento per la scelta di invitare Liliana Segre a Che tempo che fa è espresso nella rubrica Videocrazia sul settimanale 7 del Corriere (l’intervista è andata in onda il 23 settembre). “Fabio Fazio – si legge – è oggetto di regolari critiche, spesso condivisibili, altre volte francamente eccessive, sul suo modo di fare un’intervista. Troppo generiche le domande, troppo basso il ritmo, e così via. Però Videocrazia, finché Fazio continuerà a invitare la senatrice Liliana Segre al suo programma, potrà soltanto ringraziarlo”.

Orsola Pacelli, pronipote di Pio XII, in una intervista con Famiglia Cristiana difende a spada tratta il suo operato durante la seconda guerra mondiale. Sostiene la donna: “Agì con cautela, non condannò apertamente Hitler per non peggiorare le cose. Se avesse tuonato contro il nazismo le vittime avrebbero potuto essere molte, molte di più. È accertato invece che salvò centinaia di migliaia di ebrei in segreto, facendoli fuggire in America o addirittura nascondendoli in Vaticano. Aveva dato ordine a conventi e monasteri di ospitare e nascondere le famiglie perseguitate, e lo stesso aveva fatto lui medesimo nelle stanze di Castel Gandolfo”.

Il sindaco cristiano di Betlemme è stato colpito da un ambulante a cui avevano appena sequestrato la merce. Un episodio che ha suscitato una certa eco. “Quella coltellata – scrive La Stampa – è anche un colpo ai cristiani di Terra Santa, sferrato in un luogo simbolo, la piazza della Mangiatoia, a pochi passi dalla Chiesa della Natività”.

Molti ospiti a Villa Almone a Roma in occasione della celebrazione del “Giorno dell’Unità Tedesca”. Tra gli invitati il Messaggero segnala la presenza della presidente della Comunità ebraica romana Ruth Dureghello. “Il lavoro europeo è alla base della nostra unità. L’Italia in questo senso è uno dei partner più importanti. Siamo convinti che dobbiamo investire nell’Europa per i nostri giovani” le parole dell’ambasciatore Viktor Elbling.

Pierluigi Battista, sul Corriere, si scaglia contro i silenzi dell’opinione pubblica e delle istituzioni internazionali per la deriva antidemocratica della Turchia, ma anche per la negazione dei diritti fondamentali in molti paesi islamici. Scrive Battista: “Le uniche parole pronunciate dalla responsabile degli affari esteri europea, Federica Mogherini, sono animate dalla sua ossessione anti-israeliana e dalla sua difesa della teocrazia iraniana, dove le donne, esattamente come accade nell’Arabia Saudita, sono perseguitate e condannate a una condizione coatta di soggezione e oppressione”.
Sul Foglio si torna a parlare del boicottaggio di Israele in alcuni ambienti accademici. Lo spunto arriva da una vicenda di tutt’altro genere: la recente sospensione del fisico Alessandro Strumia per aver pronunciato delle frasi sessiste. “Da anni – si chiede Giulio Meotti – l’Accademia tace sulle centinaia di propri boicottatori di Israele. Etica diversità non sono in gioco con chi attacca lo Stato ebraico?”.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(4 ottobre 2018)