Attacco nella notte

rassegnaNella notte l’esercito israeliano ha annunciato l’attacco contro obiettivi militari iraniani in Siria e avvertito le autorità siriane di non reagire. Un’operazione a sorpresa arrivata dopo un bombardamento aereo diurno effettuato nei pressi dell’aeroporto di Damasco. “Tra Siria e Israele scambi di accuse e raid incrociati” titola Repubblica a proposito della giornata di ieri.
La Stampa si concentra invece sulla visita del Premier Benjamin Netanyahu in Ciad. La tappa nel Paese africano, nelle parole del Primo ministro, “è parte di un cambiamento drammatico che stiamo facendo nel mondo arabo e islamico”. Un cambiamento che, ha aggiunto, “disturba, e perfino fa infuriare l’Iran e i palestinesi, che tentano di prevenirlo”.
Sempre a proposito di Netanyahu, Il Fatto Quotidiano analizza il suo successo comunicativo sui social network. Nel pezzo si parla di “oscura battaglia” e si legge: “Gran parte dei contatti arrivano dall’estero e non hanno un’origine chiara”.

“Noi come Nazioni Unite siamo al fianco dei Paesi di prima linea. Ma chiudere i porti, rifiutando alle persone di sbarcare, è sbagliato da parte di tutti i Paesi, non solo dell’Italia”. Così l’Alto commissario dell’Onu per i rifugiati Filippo Grandi in una intervista con il Corriere.

Sui giornali si parla anche di Memoria. L’attenzione del Giorno è sul Viaggio in Polonia organizzato dal Miur insieme all’UCEI. Il viaggio, scrive il quotidiano milanese, “inizia dalla Piazza degli eroi del Ghetto di Cracovia con i racconti dello storico Marcello Pezzetti”. La Stampa dà invece appuntamento a domenica, con la Run for Men a Torino. “La prima tappa sarà davanti alla sinagoga di piazzetta Primo Levi, centro della vita ebraica torinese di oggi” spiega il presidente della Comunità locale Dario Disegni.

Su La Nazione e sui dorsi toscani si parla invece del treno con oltre 500 ragazzi partito da Firenze, poche ore dopo la consegna della medaglia d’oro Pegaso della Regione a otto testimoni e sopravvissuti. Dal presidente della Regione Enrico Rossi l’invito ai giovani “a non essere indifferenti di fronte agli orrori e alle tragedie che ancora oggi accadono nel mondo”.

Il Foglio, in un ampio approfondimento che raccoglie diverse voci, mette in luce diverse realtà positive di Israele: “Fa il doppio dei figli di noi, l’economia cresce il triplo della nostra, il debito cala, il lavoro aumenta e ora è diventato il terzo paese più innovativo al mondo”. Il titolo è anche un invito: “Esportare il modello Israele”

Sul Corriere, Pierluigi Battista recensisce il saggio Di chi è Anne Frank? di Cynthia Ozick. Tesi dell’autrice è che “il grande impatto simbolico del Diario sia da sempre il frutto di una lettura edulcorata, distorta e persino mistificante di quello straordinario testo così sconvolgente, eppure miseramente ridotto a lettura edificante e consolatoria”.
Sul Fatto Quotidiano, Furio Colombo presenta invece Piccola Autobiografia di mio padre, pubblicato da La Giuntina e dedicato dall’editore Daniel Vogelmann al padre Schulim: “Un libro molto piccolo che racconta una tragedia molto grande”.

In un intervento per La Stampa, Bernard-Henri Levy presenta il proprio tour europeo contro il populismo che sarà prossimamente a Milano e Roma e sarà oggi presentato nel capoluogo lombardo. “Da voi – scrive BHL – è nato il sole nero della demagogia, che s’appresta a irradiare sul resto dell’Europa”.

Un lettore del dorso milanese del Corriere segnala uno stato di abbandono nel campo ebraico del cimitero Musocco, pur trovando qualche affascinante analogia con il cimitero di Praga.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(21 gennaio 2019)