Informazione – International Edition Definizione IHRA e Commissario L’Italia contro l’antisemitismo
L’Italia alza il tiro nella lotta contro l’antisemitismo: nei giorni che precedono il Giorno della Memoria, il governo italiano annuncia l’adozione della definizione di antisemitismo promossa dall’International Holocaust Remembrance Alliance e nomina una coordinatrice nazionale dedicata. Come raccontato nell’ultima uscita di Pagine Ebraiche International Edition, la scelta è ricaduta su Milena Santerini, professoressa dell’Università Cattolica di Milano con una carriera spesa proprio ad approfondire queste tematiche. Soddisfazione per la nomina di Santerini è stata espressa tra l’altro anche dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, che ha pure accolto positivamente anche l’annuncio dell’esecutivo di Giuseppe Conte riguardante la definizione della IHRA, una decisione che l’UCEI perseguiva da tempo.
Un altro settore che desta grande preoccupazione per quanto riguarda le manifestazioni di odio e intolleranza è quello sportivo, e in particolare del mondo calcistico: proprio per contrastare questo tipo di problema l’UCEI ha lanciato l’iniziativa “Un calcio al razzismo”: rappresentanti delle istituzioni sportive e esponenti dei principali club della Penisola sono confluiti nella sede dell’UCEI per sottoscrivere un impegno concreto, in un evento che ha ricevuto grande copertura mediatica da parte delle principali testate giornalistiche e televisive.
A proposito di episodi di antisemitismo, in Italics la notizia che la polizia di Trieste ha individuato e arrestato un uomo responsabile di atti vandalici contro la sinagoga della città.
In Bechol Lashon, questa settimana in lingua tedesca grazie alla traduzione di Rachele Ferin, studentessa della Scuola traduttori e interpreti di Trieste che sta svolgendo il proprio tirocinio presso la redazione giornalistica dell’UCEI, la storica Anna Foa riflette sulla tentazione di alcuni di disgiungere la lotta all’antisemitismo da quella al razzismo. “Se è vero che antisemitismo e razzismo non sono la stessa cosa, è anche vero che sono fenomeni stretti da un nesso indissolubile, l’odio e il rifiuto di chi ci appare come diverso da noi, in un modo o nell’altro,” scrive Foa.
Infine in pilpul, lo storico sociale delle idee David Bidussa ricorda come l’Europa sia stata spesso nella storia culla di barbarie, anche se c’è chi preferisce non pensarci.
“Sono capitato per caso su alcune pagine di Michel de Montaigne, quelle dedicate ai cannibali (Saggi, Libro I, cap. XXXI), dove il filosofo riflette sugli episodi di cannibalismo che caratterizzarono la guerra di religione fra cattolici e protestanti. In fatto di barbarie la civile Europa non ha nulla da imparare dai selvaggi delle Americhe. Il vero barbaro è colui che crede di non esserlo.”
rt