La libertà dei commentatori è un patrimonio di tutti
Il commento alla rassegna stampa pubblicato sul notiziario quotidiano l’Unione informa lunedì 22 marzo e firmato dal professor Ugo Volli era in parte dedicato a quanto apparso sui giornali riguardo alle polemiche che attualmente attraversano la Comunità di Roma.
Il contenuto delle valutazioni ha suscitato interventi e reazioni di altri lettori. A tutti vorrei offrire le valutazioni che seguono.
E’ necessario innanzitutto ribadire ancora una volta quanto viene chiaramente riportato nella nota che accompagna immancabilmente e quotidianamente ogni notiziario: “L’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti che fossero interessati a partecipare alla sperimentazione offrendo un proprio contributo, possono rivolgersi all’indirizzo desk@ucei.it per concordare le modalità di intervento”.
Ogni opinione espressa dai collaboratori della redazione deve di conseguenza essere attribuita esclusivamente ai firmatari degli articoli e non può in alcun modo essere attribuita all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
Il commento alla rassegna stampa costituisce una libera valutazione del contenuto dei giornali. Tutto il contenuto della rassegna è a disposizione degli iscritti al Portale dell’ebraismo italiano all’indirizzo https://moked.it/rassegna-stampa/ agevolmente raggiungibile anche dal pulsante “leggi la rassegna” posto con evidenza in testa all’area del commento alla rassegna.
Tutti i lettori sono invitati a prendere direttamente conoscenza del contenuto dei giornali e formarsi una propria opinione, senza necessariamente rifarsi, se non è questo il loro desiderio, a quanto riportato dal commentatore del giorno.
Tutti sono invitati a rendersi disponibili, unendosi alle decine di collaboratori attualmente esistenti.
I collaboratori si esprimono in totale libertà e a tutti loro, nessuno escluso, vorrei esprimere stima e gratitudine per il contributo prezioso e utile a dimostrare l’estrema ricchezza di opinioni e di diversità che da sempre caratterizza la minoranza ebraica in Italia.
gv