Risposte incaute

Nell’intervista rilasciata a Rossella Tercatin in seguito all’anteprima dell’apologetica miniserie su Pio XII, Ettore Bernabei esprime un paio di bizzarri concetti che, se non ci fosse in sottofondo la tragedia di quegli anni, si potrebbero anche classificare come esilaranti.
“Gli sceneggiatori hanno voluto evitare le posizioni ufficiali riguardo alla figura del pontefice. Non si sono schierati né da una parte né dall’altra……” e infatti è proprio dal sito della Lux Vide, la società di Bernabei e soci,che apprendiamo come “Lux Vide ha lavorato sui documenti per la causa di beatificazione di Pio XII …” che, con tutto il rispetto, non sono certo di fonte autonoma e indipendente.
In qualche modo ammirevole è anche, nel tentativo di minimizzare i dubbi circa ciò che Pio XII avrebbe forse potuto fare, la seguente affermazione: “In fondo il papa è il vescovo di Roma, e quindi Pio XII si è fatto carico di salvare più vite possibili nella sua diocesi….”. Insomma, il Papa ridotto alla potenzialità di un curato locale, non proprio Don Camillo Monsignore, ma quasi, concetto che, per fare un paragone più recente, avrebbe potuto pertanto giustificare un disinteresse di Wojtyla per la sua Polonia in quanto “solo” e lontano Vescovo di Roma!
Un tipico esempio di come non sia sempre possibile dare un colpo al cerchio e uno alla botte….

Gadi Polacco, Consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane

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