flessibilità…

“…una tradizione religiosa è frutto di commistioni, evoluzioni, digressioni. Quando si ragiona del futuro dell’ebraismo, spesso con preoccupazione, bisognerebbe tenerlo a mente: spesso si ottengono più risultati con adattamento e flessibilità che non con una rassicurante rigidità”. Così scrive Tobia Zevi su l’Unione informa. Ma la rigidità è tutt’altro che rassicurante, crea divisioni e resistenze e la nota di Zevi lo dimostra. E se l’ebraismo si può permettere talvolta adattamenti e flessibilità senza perdersi nel vuoto o negli ecumenismi interculturali di qualsiasi tipo è perché c’è sempre qualcuno che mantiene un’inquietante rigidità.

Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma