…disagio

Ho letto con grande interesse l’intervento di Guido Vitale apparso sul notiziario di ieri (“Chi ha sbagliato paghi, ma la modestia è un valore”) e vi ho trovato molti elementi di verità, anche a partire da vicende personali recentemente capitatemi. Comprendo del resto anche le ragioni espresse da Anna Foa in questa rubrica lo scorso lunedì. Si tratta di uno spunto di riflessione importante su cui sarebbe bene aprire un dibattito serio nell’ambito di un mondo ebraico italiano poco abituato a confrontarsi sui problemi reali. Proprio perché le parole del direttore hanno toccato il mio animo, devo però confessare anche un certo senso di disagio. Se anche dalla parte degli ebrei ortodossi ci sono buoni argomenti da far valere, avrei forse preferito che un messaggio del genere provenisse dai rabbini italiani, da cui, ma sarà senz’altro colpa mia, ho raramente (più corretto sarebbe dire mai) ascoltato argomenti che fondassero eticamente le scelte comportamentali ebraiche. Così facendo si rischia di alimentare l’immagine di un rabbinato che sembra il primo a non credere nel proprio ruolo.

Davide Assael, ricercatore