Giornata della cultura – La speranza dopo il terremoto

Le celebrazioni della tredicesima edizione della Giornata europea della cultura ebraica previste per domenica 2 settembre, filo conduttore l’umorismo, coinvolgeranno oltre 60 località in tutta Italia. Ma ci saranno dei luoghi in cui avranno un sapore particolare, quello della speranza e della rinascita fra tante preoccupazioni. Si tratta delle Comunità ebraiche delle aree colpite dal terremoto che lo scorso maggio e giugno ha portato devastazione in Emilia Romagna e in parte della Lombardia.
Per la Comunità di Parma, il fulcro delle celebrazioni sarà la cittadina di Soragna. In programma lo spettacolo teatrale Terra Promessa e aringhe marinate a cura di Laura Forti e con Max Sbarsi e Paola De Crescenzo, che porterà in scena un percorso per due attori che parte dall’arrivo dei primi immigrati ebrei in America con il loro ampio bagaglio di tradizioni e storie. A seguire il concerto di Amit Arieli & The New Old Klezmer Ensemble.
A Modena in mostra l’umorismo di una delle menti più eclettiche del Novecento italiano, Angelo Fortunato Formiggini, editore di successo, anima della Casa del ridere che costituì il primo grande tentativo di raccolta di materiale attinente alla risata pubblicato su carta, stampa e quadri, in Angelo Fortunato Formiggini è stata una delle menti più eclettiche del Novecento italiano. Per tutta la giornata poi proseguiranno visite guidate, letture a tema per adulti e bambini, stand gastronomici, l’intrattenimento di Olek Mincer e Onyvà Teatro.
Tra gli appuntamenti più attesi a Bologna, sarà la conferenza di Giacomo Manzoni sul tema Tradizione e provocazione: l’umorismo ebraico nel cinema contemporaneo con proiezione di corti e spezzoni dei più grandi registi ebrei contemporanei. Da segnalare poi l’intervento del rabbino capo Alberto Sermoneta Il Signore mi ha fatto uno scherzo (Genesi 21,6). L’ironia nella tradizione ebraica, e ancora l’inaugurazione della mostra sui luoghi ebraici cittadini al Museo ebraico.
Risate e musica cuore degli eventi di Mantova, dove a una conferenza del professor Stefano Patuzzi sul tema Umorismo ebraico, seguirà un concerto klezmer. Il tutto a fare da preludio a Storie vecie, passeggiando sotto la luna, iniziativa suddivisa in due momenti: lettura di poesie in dialetto giudaico‐mantovano e musica in ghetto con assaggi di cucina ebraica, che si ripeterà ogni sera dal 6 all’8 settembre in occasione del prestigioso Festivaletteratura.
Più difficile la situazione di Ferrara dove la sinagoga tedesca, la ex-sinagoga italiana e il museo comunitario, che si trovano nello stesso gruppo di edifici sede della Comunità dal 1485, sono stati dichiarati inagibili a causa del terremoto. Solo dopo le festività autunnali (per le quali sarà utilizzata la piccola sinagoga fanese) sarà possibile iniziare i lavori per ripristinare l’agibilità.
Un segnale di speranza giunge infine da Finale Emilia, uno dei luoghi dove il terremoto ha portato maggiore devastazione, e che non ha voluto rinunciare alla celebrazione della sua straordinaria eredità ebraica nonostante le difficoltà, e sarà dunque possibile prendere parte alle visite guidate del cimitero e dell’antico ghetto.