“Il cardinal Martini, amico e uomo di dialogo”

Il mondo ebraico italiano saluta il cardinale Carlo Maria Martini. A rendere omaggio al cardinale scomparso sono stati il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, il presidente dell’Assemblea dei rabbini d’Italia rav Elia Richetti, la Comunità ebraica di Milano, il rabbino capo emerito di Milano rav Giuseppe Laras.

Il presidente UCEI Renzo Gattegna ha dichiarato:
È con profondo dolore e cordoglio che gli ebrei italiani apprendono la notizia della scomparsa dell’arcivescovo emerito di Milano Carlo Maria Martini. Uomo di cultura, fine esegeta biblico, grande protagonista del dialogo interreligioso, il cardinal Martini ha scritto alcune pagine memorabili di incontro tra i popoli prodigandosi in particolare per avvicinare nel solco dei molti valori comuni ebrei e cristiani. Un impegno straordinario per intensità ed efficacia, di cui troviamo traccia in numerosi suoi studi e significativamente ribadito con la decisione di trasferirsi a Gerusalemme una volta concluso il lungo mandato milanese, che ha portato indiscutibili benefici a tutta la società italiana contribuendo ad aprire una nuova era di pace e di fratellanza di cui tutti oggi possono godere. Il cardinal Martini è stato un amico, una guida, un punto di riferimento. Che il suo ricordo sia di benedizione.

ll presidente dell’Assemblea dei Rabbini d’Italia rav Elia Richetti ha dichiarato:
L’Assemblea dei Rabbini d’Italia porge un deferente omaggio alla fulgida figura del Cardinale Carlo Maria Martini, appena scomparso, ricordandone l’esemplare, convinto impegno nel dialogo con tutti i credenti e i non credenti, l’amore per una conoscenza e uno studio senza barriere. Che il suo esempio possa essere faro e stimolo verso la pace tra tutte le creature dell’unico Dio.

La Comunità Ebraica di Milano esprime cordoglio ed enorme dispiacere per la scomparsa di Sua Eminenza il Cardinale Carlo Maria Martini, Arcivescovo Emerito di Milano. Walker Meghnagi e Daniele Nahum, rispettivamente Presidente e responsabile Rapporti Istituzionali della Comunità Ebraica di Milano, hanno dichiarato “La morte del Cardinal Martini è per tutti gli ebrei di Milano un momento di grande tristezza e di smarrimento. Per noi era un punto di riferimento importante e un amico su cui contare. Fu protagonista del dialogo interreligioso nella nostra città e uomo di pace in Medio Oriente. Proponiamo al Comune di Milano affinché dedichi i Giardini della Guastalla , di fronte alla Sinagoga Maggiore di Milano, a quest’uomo nobile, carissimo a noi e alla Città tutta”.
Proponiamo, in memoria del Cardinale, questo luogo altamente simbolico dato che racchiuso tra la Sinagoga (espressione del dialogo ebraico-cristiano), l’Università Statale (cattedra dei non credenti) e la Chiesa Valdese (espressione del dialogo interconfessionale).

Il rabbino capo emerito di Milano rav Giuseppe Laras ha dichiarato:
La morte di S.E. il Cardinale Carlo Maria Martini mi provoca grande dolore e tristezza.
La sua scomparsa, anche se da tempo preannunziata, mi fa riemergere nella memoria la sua presenza così preziosa, discreta, importante e attiva sia per la cultura che per la vita spirituale.
In particolare la sua figura è legata e sarà ricordata per il contributo fondamentale e imprescindibile da lui coraggiosamente e senza riserve sempre profuso per il dialogo ebraico-cristiano.
Se tale dialogo nel mondo è potuto esistere, svilupparsi e coinvolgere persone, nonostante le molte difficoltà, lo si deve soprattutto a lui, alla sua determinazione, alla sua forza morale e alla sua fede.
La sua scomparsa sarà avvertita dolorosamente e a lungo da tutti coloro che in lui hanno trovato un interlocutore attento e paterno e un riferimento umano e morale.
Per chi, come me, lo ha bene conosciuto e con cui ha lungamente collaborato nell’ambito del dialogo tra ebrei e cristiani, condividendo amicizia, passioni, sforzi, incontri, momenti e speranze è oggi un giorno difficile.
Sia ricordato il suo nome in benedizione!