Lodi e stragi
Ha ragione Riccardo Pacifici quando dice che le indagini per la strage di Bologna andrebbero riaperte. Perché in quella che rimane una delle pagine più drammatiche e dolorose della storia del nostro paese ci sono ancora troppi punti oscuri che meritano di essere chiariti. Il compito di uno Stato democratico deve essere quello di rispondere agli interrogativi che ancora non hanno trovato risposta; mettendo in discussione anche ciò che la magistratura sembrava aver stabilito nel caso in cui emergano nuovi particolari che ribaltano il quadro accusatorio. Lo dobbiamo anzitutto alle vittime di quel 2 agosto, come a tutte le vittime del terrorismo in Italia, compreso a Stefano Gay Tachè, ferito a morte nell’attentato alla Sinagoga nell’ottobre del ’82 grazie all’impunità concessa ai terroristi palestinesi con il lodo Moro-Giovannone. Lodo Moro che alla strage di Bologna sembra essere tremendamente collegato.
Daniel Funaro, studente