Qui Torino – Un anno per ricreare

Cosa è Rosh haShanah? Che significato porta nelle nostre vite? Qual è il messaggio moderno che possiamo ricavare da Rosh haShanah e trasmettere alle future generazioni? Rosh haShanah allude alla creazione del mondo e alla realtà dell’uomo: il mondo fu creato in sei giorni e l’uomo l’ultimo giorno.
La creazione di Dio è particolare: Dio creò il mondo e pose al tempo stesso le condizioni affinché tale creazione continuamente si rinnovasse, affinché il mondo potesse essere continuamente “ri-creato”. Quale differenza esiste tra creazione e rinnovo della creazione? La creazione è unica: chad peamì. Rinnovo della creazione significa che si tratta di un processo in itinere, un processo che continua costantemente, Hamechadesh betuvò bechol yom massè bereshit: che ogni giorno rinnova in bene il racconto della creazione.
La creazione può avvenire in un istante. Il rinnovo della creazione avviene in ogni istante. Tutta la nostra vita è costituita da momenti di creazione e di rinnovo della creazione. Dare alla luce un bambino è un atto di creazione, educarlo significa rinnovare costantemente quell’atto. Ci sono momenti nella vita nei quali cominciamo un progetto e momenti nei quali dobbiamo portare avanti tale progetto: creare e “ri-creare” lo stesso progetto.
Cosa è più importante, creare o “ri-creare”? Il mondo fu creato, però se anche per un solo istante il mondo dovesse smettere di essere “ri-creato”, finirebbe di esistere. Dio creò il mondo e donò all’uomo l’obbligo di “ri-crearlo”, leovdà uleshomrà. Sorprendentemente Dio compì il primo passo, ma diede a noi l’obbligo di compiere quelli successivi. Dio creò il mondo e donò la Torah: noi abbiamo il dovere di mantenere in vita entrambi e il nostro compito è più difficile di quello di Dio. Egli è stato ed è il Creatore, ma noi dobbiamo essere suoi soci e “ri-creare” costantemente la creazione di Dio.

Eliahu Birnbaum, rabbino capo di Torino