Torah…

“…e le pose alle braccia “due” bracciali del peso di “dieci” sicli d’oro” (Genesi 24:22). In questo verso è nascosta un’allegoria che richiama alla Torah quale elemento fondante della nostra vita. I due bracciali rappresentano le due tavole del patto e il peso di dieci dicli d’oro, il loro contenuto (le Dieci Parole-‘Aseret haDibberot). La futura moglie dell’Olà Temimà (l’olocausto integro-Isacco), sarà colei che dimostrerà di adornarsi della Torah con la stessa felicità di quando si adorna di “pesanti” monili preziosi. Insegnamento molto importante questo della nostra matriarca Rebecca, indirizzato a coloro che ritengono che l’osservanza delle mitzwoth, sia un ostacolo che limiti la propria libertà. La giovane Rebecca sembra dirci, invece, che le parole della Torah non sono un peso ma “…sono preziose più dell’oro, ancor più di una grande quantità di oro fino…” (Salmi 19:11). Che questo insegnamento possa sempre guidare nella sua vita, mio figlio Carlo Yohav Eliahu, Bar Mitzwà nello scorso Shabbat.

Adolfo Locci, rabbino capo di Padova