Zakhor 2013 – Riaffermare la Memoria di generazione in generazione
“Prendete coscienza di quello che è stato. Voi siete l’avvenire, voi potete impedire che accada nuovamente”. I ricordi e le emozioni si accavallano nella mente di Sami Modiano quando, dentro alla Zentralsauna, si rivolge alle centinaia di studenti da tutta Italia che partecipano al Viaggio della Memoria organizzato dal ministero dell’Istruzione ad Auschwitz-Birknenau. Il suo è un ideale passaggio di consegne tra Testimoni e nuove generazioni: guardate, dice, “e non dimenticate”. La commozione è di tutti: dei Testimoni Andra e Tatiana Bucci; della moglie di Shlomo Venezia, Marika; dei ragazzi e con loro, a condividere quest’esperienza, dei ministri Francesco Profumo e Paola Severino, del presidente della Rai Annamaria Tarantola, dell’ambasciatore d’Italia in Israele Francesco Talò, del presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, dei due vicepresidenti Roberto Jarach e Giulio Disegni e dello storico Marcello Pezzetti, guida del Viaggio assieme ai giovani ricercatori del Museo della Shoah di Roma.
La stessa fitta al cuore che si prova quando rav Amedeo Spagnoletto sparge nell’aria lo struggente suono dello shofar o quando, preceduto dalla lettura di alcuni salmi, davanti ai resti del crematorio è recitato il kaddish – la preghiera per i morti. E ancora alla bahnrampe, prima sosta della giornata dove i sopravvissuti raccontano il primo terribile impatto con il campo di sterminio, o nel kinderblock in cui le sorelle Bucci, scambiate per gemelle e quindi destinate alla sperimentazione dal famigerato dottor Mengele, spiegano – tra le lacrime – come riuscirono a sopravvivere.
Un’esperienza dolorosa e sofferta per tutti, segnata da un comune denominatore: la Memoria come impegno vivo e per il futuro. Lo stesso spirito che ha animato, ieri alla sinagoga Temple di Cracovia, la firma di due importanti dichiarazioni congiunte tra Unione delle Comunità e governo. La prima, sottoscritta dal presidente Gattegna con il ministero dell’Istruzione, è ideale prosecuzione del protocollo d’intesa siglato lo scorso anno ed è rivolta in particolare agli insegnanti e agli educatori. “Siamo certi – si legge nel documento – che le istituzioni scolastiche troveranno il modo per esercitare la propria responsabile autonomia nel porre in essere iniziative finalizzate a una celebrazione non rituale della Memoria per onorare e celebrare le vittime della Shoah e riflettere insieme sui valori fondanti di una moderna società civile”. La seconda, con firma del ministro Severino, si prefigge di intensificare la ricerca e la valorizzazione di storie di Giusti. Di quanti cioè, durante il nazifascismo, scelsero di mettere in salvo dei perseguitati a rischio della vita propria e a quella dei loro cari. “La migliore risposta all’ingiustizia – ha affermato il ministro – è quella di mettere in luce l’impegno di chi le si oppose”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(21 gennaio 2013)