…fascismi
Con una nuova barzelletta, Berlusconi reinterpreta il fascismo e le sue responsabilità! Non facciamoci troppe illusioni: la memoria sta morendo assieme alle sue vittime. Così, Alba dorata, CasaPound, e altri fascismi sotto spoglie diverse, si presentano alle elezioni. Invito allora gli ‘amici’ di Facebook a firmare una petizione per la loro esclusione. Risultato: su circa 170 contatti accuratamente selezionati, solo qualche decina firma e diffonde l’appello. Gli altri, probabilmente intenti ad ammirare l’uccellino sul ramo, il tramonto in fiamme, la propria immagine allo specchio, non ci fanno caso. Qualcuno potrà dire che gli amici li si sceglie meglio. E chissà se questo non la dica percentualmente lunga sui motivi che attraggono all’uso di Facebook: dismissione della noia, celebrazione dell’ego, meglio se reso luccicante da qualche sprazzo di sentimentalismo sociale. E così la petizione è ferma a poco più di ottomila firme. Un monumento all’indifferenza. Poi, si dirà che non ce n’eravamo accorti, che non avevamo né visto né sentito, che nessuno se lo sarebbe mai aspettato. Ma sta già accadendo. E la colpa, si sa, è sempre dell’indifferenza degli altri. Noi ci eravamo solo distratti un attimo ad ammirare il tramonto in fiamme. La memoria, un giorno all’anno, è stata relegata a una cerimonia e a qualche conferenza dal palco. Il nostro dovere lo abbiamo fatto e ce ne siamo liberati. Il resto dell’anno lo passeremo spensierati, a guardare l’uccellino sul ramo.
Dario Calimani, anglista