“I pochi eletti” infiamma il dibattito
Non cessa di suscitare dibattito il volume “I pochi eletti. Il ruolo dell’istruzione nella storia degli ebrei, 70-1492” di Maristella Botticini e Zvi Eckstein, Università Bocconi editore 2012 (per leggere gli approfondimenti usciti negli scorsi mesi clicca qui). All’incontro “Il ruolo dello studio nella storia del popolo ebraico. Come affrontare la sfida dell’educazione nel XXI secolo?”, organizzato da Comunità ebraica di Milano, Associazione Amici di Israele ed Editore Egea alla sede dell’Ispi di Milano si sono confrontati l’autrice, professore di Economia all’Università Bocconi, Elisa Bianchi, professore di Geografia della Popolazione all’Università degli Studi, lo storico David Bidussa, Rony Hamaui, docente di Economia monetaria all’Università Cattolica e David Meghnagi, professore di Psicologia clinica e direttore del Master internazionale in Didattica della Shoah dell’Università di Roma Tre. A portare il saluto della Comunità è stato il vicepresidente e assessore alla Cultura Daniele Cohen. Presente in sala tra gli altri il vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Roberto Jarach.
Dopo gli approfondimenti di Bianchi, Bidussa e Hamaui, ciascuno partendo dalla propria area di studi per rilevare spunti e aspetti più critici del libro, protagonista di un intervento è stato Meghnagi, che ha espresso l’idea che il volume proponga tesi non nuove, facendo riferimento in particolare all’opera di Abraham Leon “Il marxismo e la questione ebraica”, e che possa inoltre offrire delle giustificazioni ai sentimenti antiebraici. Idee respinte al mittente in modo pacato, ma deciso, dalla professoressa Botticini.
Il confronto sull’opera fresca vincitrice del National Jewish Book Award assegnato dal prestigioso Jewish Book Council dunque prosegue. Se mai ci fosse stato bisogno di un’ulteriore prova della diversità e pluralità di opinioni che il mondo ebraico è capace di esprimere.
rt twitter@rtercatinmoked
(13 febbraio 2013)