I cinque saggi
Pesach è appena finita, ma la memoria di tutti i suoi riti ci circonda ancora. La lettura della haggadà inizia con un celebre racconto, quello di Rabbì Eliezer e altri illustri rabbini, i maggiori del momento, che passano la notte a Bne Beraq a discorrere dell’uscita dall’Egitto fino a che gli allievi non vengono ad avvisarli che è arrivato il momento di leggere lo Shemà’ del mattino. Episodio enigmatico, sul quale sono state fatte tante ipotesi. Ma con uno sguardo un po’ distaccato alla realtà di oggi, lo si potrebbe comprendere meglio pensando che era una commissione di cinque saggi, che si riuniva discretamente in un momento di gravissima crisi politica con la perdita dell’autorità statale e sotto la pressione minacciosa di una potenza occupante. I saggi infervorati nella discussione persero la nozione del tempo tanto da dover essere richiamati dagli allievi. Speriamo che almeno questo non succeda da queste parti.
Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma
(3 aprile 2013)