Melamed – Un cartone per le libertà civili
È noto – agli adulti – come il governo di Budapest abbia da poco approvato alcune modifiche costituzionali che limitano le libertà civili. Ebbene, il canale televisivo tedesco Kika, quel Kinderkanal dedicato ai bambini e gestito dalle due reti pubbliche Ard e Zdf, ha deciso di affrontare l’argomento all’interno del suo programma di notizie, Logo, che è una vera e propria finestra sul mondo per i piccoli telespettatori. In una maniera adatta ai bambini, ovviamente, così è stato prodotto e trasmesso un cartone animato pensato e creato con quell’equilibrio che sempre hanno le televisioni tedesche quando fanno programmi per i minori. Hanno parlato dell’Ungheria, senza evitare gli argomenti difficili, e hanno saputo spiegare cosa sta succedendo in quel Paese, raccontando gli effetti delle modifiche costituzionali appena approvate e il significato di una simile scelta. Hanno affrontato anche un altro grosso problema, molto difficile da spiegare bambini, ossia le difficoltà che stanno affrontando in questo momento in Ungheria i mezzi di comunicazione, che non hanno la possibilità di portare avanti liberamente il proprio lavoro.
Il Kinderkanal ha fatto un uso sapiente di infografica e metafore calcistiche: chi durante una partita di calcio non rispetta le regole riceve il cartellino rosso, Budapest fa parte di una squadra che comprende altri 26 giocatori, i Paesi membri dell’Ue, e che impone regole ben precise, e l’Ungheria è un po’ come un giocatore fuori controllo, pronto a entrare a gamba tesa contro tutti i principi europei. Un giocatore da punire, cosa che probabilmente farà l’arbitro (Bruxelles) dopo aver analizzato alla moviola tutte le mosse recenti del governo Orban, forse riducendo i fondi europei all’Ungheria, oppure estraendo un cartellino, giallo o rosso.
La chiosa finale, poi, non è stata certo tenera, poiché il cartone concludeva dicendo “Sembra proprio che i politici ungheresi qualche volta non tengano conto delle regole comuni dell’Unione europea.”
La reazione ungherese è stata rapidissima e molto decisa, il Primo Ministro Viktor Orbàn, ha dichiarato: “I bambini non dovrebbero essere sottoposti ad un lavaggio del cervello politico”. In una specie di guerra dei cartoni, poi, il ministero degli Esteri ha minacciato azioni legali, definendo molto preoccupante l’aver cercato di mettere fuori strada un pubblico di età così giovane, dando delle informazioni palesemente errate. Ma il governo di Budapest sembra essere del tutto fuori strada, proprio perché in Germania molti giornalisti sanno dedicare lavoro, spazio e attenzione ai loro lettori più giovani e non sono ammesse le improvvisazioni. In particolare nel programma di Kika l’attenzione è stata portata con equilibrio e delicatezza su quei valori civici che dovrebbero essere la base della formazione di ogni piccolo – e poi grande – cittadino.
Ada Treves twitter@atrevesmoked
(4 aprile 2013)