Tel Aviv University: antisemitismo in crescita
Sono numeri preoccupanti quelli che emergono del rapporto annuale del Centro Kantor per lo studio dell’ebraismo contemporaneo dell’Università di Tel Aviv in merito all’antisemitismo. Per il 2012 si ravvisa infatti nel mondo un aumento considerevole di attacchi: 686 episodi complessivi, con una crescita di 30 punti percentuali rispetto al 2011. Realizzato in collaborazione con lo European Jewish Congress, il rapporto denuncia 99 atti antisemiti negli Stati Uniti, 84 in Gran Bretagna, 74 in Canada. Diciotto sarebbero stati compiuti in Italia. Il trend maggiormente negativo è registrato in Francia anche sulla scia dell’agguato mortale alla scuola Ozar Torah di Tolosa compiuto dal terrorista Mohammed Merah nel marzo dello scorso anno. A destare allarme è anche la sicurezza della Comunità greca e di quelle dell’Est Europa, su tutte Ucraina e Ungheria. In evidenza, tra le pagine del rapporto, la correlazione osservata “tra il rafforzarsi politico dei partiti di estrema destra e l’alto livello di antisemitismo che include atti violenti e vandalismo”. Per Moshe Kantor, presidente dello European Jewish Congress, la situazione è pericolosamente derivante. “Come leader ebraico – sottolinea – sento il pericolo per le Comunità, per la gente che passeggia per strada, vicino alle sinagoghe e alle scuole ebraiche. Assistiamo a incidenti che prima non avvenivano. Il fatto che il neonazismo sia legale in Europa è un fenomeno che deve essere notato”.
(8 aprile 2013)