Qui Milano – Quale futuro per la ricerca medica

Quale futuro per la ricerca farmacologica, di fronte alle sfide poste da costi sempre più elevati e fondi sempre più scarsi? E quali le potenzialità della sempre maggiore diffusione dei cosiddetti farmaci equivalenti? Questi i temi al centro del confronto “Farmaco griffato o farmaco equivalente: esistono differenze nell’efficacia? Quali risparmi?” organizzato al centro Diurno Arzaga dalla Comunità ebraica di Milano dall’Associazione medica ebraica con il patrocinio del Consiglio di zona 6.
A confrontarsi su questi quesiti sono stati operatori del settore portatori di esperienze diverse: Mauro Cantoni, segretario dell’Ordine dei farmacisti di Milano, Fiorenzo Corti, segretario regionale per la Lombrardia della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale, Paolo Barbanti, consulente nel settore biotech e farmaceutico, Carla Curis, rappresentante di Teva Italia, azienda israeliana leader nella produzione di farmaci equivalenti, Paolo Moscato, direttore sanitario Residenza Arzaga, e il farmacista Claudio Segre (il convegno è stato moderato da Mario Salmona, a capo del Dipartimento di Biochimica molecolare e Farmacologia dell’Istituto Mario Negri). Presenti in sala il presidente Ame Italia e Consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Giorgio Mortara, e il presidente Ame Milano Luciano Bassani.
Tra le altre cose sono stati sottolineati i potenziali benefici di un maggiore utilizzo dei farmaci equivalenti in termini di risparmio sia per il sistema sanitario nazionale, che per i singoli pazienti, anche a fronte degli stringenti regolamenti europei che ne garantiscono la qualità in tutte le componenti, mentre dall’altra parte si è parlato di come a mettere a rischio la ricerca scientifica ci siano i tagli sempre maggiori ai fondi a sua disposizione. L’incontro è stato occasione anche per approfondire il rapporto tra medico e paziente, in questo caso declinato anche a comprendere il farmacista. Un tema di cui l’Associazione medica ebraica tiene sempre a sottolineare l’importanza.

(10 aprile 2013)