Ugei – Un nuovo Consiglio per un nuovo corso
Un’occasione di confronto sofferto e dibattuto. Sessioni di lavoro lunghe e partecipate, con interventi di tanti, volti storici dell’Unione giovani ebrei d’Italia così come nuovi arrivati. Questo ha rappresentato il Congresso straordinario Ugei che si è svolto a Milano dal 17 al 19 maggio 2013 e da cui sono usciti, oltre ai nomi del nuovo Consiglio esecutivo, anche alcune decisioni estremamente significative per la vita dell’organizzazione. Con due mozioni, è stato infatti garantito il diritto di partecipazione alle attività a giovani non iscritti a una Comunità ebraica italiana: da una parte a coloro che si trovano in percorso di conversione (con consultazione del rabbino di riferimento), dall’altra ai figli di unioni interreligiose con un profondo interessamento nei confronti dell’ebraismo e precedenti esperienze nell’ambito di organizzazioni ebraiche. Una partecipazione che non costituisce appartenenza all’Ugei stessa con annesso diritto di voto, garantita da statuto solo a iscritti o iscrivibili a una Comunità e dimoranti in Italia, ma che rappresenta comunque una svolta importante. A testimoniarlo, l’acceso confronto che ha preceduto la decisione, e una votazione che ha comunque spaccato il consesso, con un numero di contrari particolarmente alto rispetto alle altre mozioni approvate nel corso del Congresso. Nelle discussioni, sono emerse diverse visioni e sfumature circa la natura dell’identità ebraica e della sua matrice, religiosa e culturale, nonché a proposito del ruolo dell’Ugei. In molti si sono chiesti se essa rappresenti l’organizzazione e lo strumento più idoneo per favorire la partecipazione alla vita ebraica di giovani non iscritti a una Comunità, altri hanno sottolineato l’importanza di mantenere un approccio più flessibile, legato alla storia e all’identità di ogni singola persona. Non è mancato infine chi ha messo in evidenza come l’Ugei si muova in un contesto di rapporti internazionali con altre organizzazione giovanili ebraiche con cui ha sviluppato profonde partnership che presentano regole di adesione diverse da quella previste nel proprio statuto. La decisione di stabilire nuove modalità di partecipazione agli eventi (a statuto invariato) è dunque da inserire nel quadro di questo dibattito. Un dibattito che prosegue in queste ore anche sui canali dei social network, tra gli ugeini, ma non soltanto. Il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici, commentando la scelta del Congresso Ugei ha diffuso un messaggio auspicando “un sereno confronto con i ragazzi del nuovo direttivo per capire se vogliono darne attuazione” e mettendo in guardia contro il rischio di spaccatura dell’organizzazione, oltre a chiedere un chiarimento all’Assemblea rabbinica italiana.
Ma non sono stati soltanto questi i temi discussi dal Congresso, convocato in seguito alle dimissioni anticipate del Consiglio esecutivo 2013, guidato dal presidente Susanna Calimani, e composto da Sara Astrologo, Giorgia Campagnano, Gady Piazza, Fiammetta Rimini, Benedetto Sacerdoti, Alessandra Ortona, Raffaele Naim (questi ultimi tre dimessisi tra febbraio e i primi di marzo) e Moshe Polacco (dall’inizio dell’anno in Israele). Le tensioni e gli accadimenti che hanno portato alla scelta di rinunciare all’incarico, le difficoltà economiche e organizzative che si è trovata ad affrontare l’Ugei negli ultimi mesi, sono state ampiamente dibattute, sfociando anche in un formale auspicio, rivolto dal Congresso ai nuovi consiglieri, di sforzo e responsabilità nel portare avanti il proprio mandato fino al suo termine naturale, salvo gravi impedimenti. L’impegno dell’Ugei sul fronte politico e culturale ha ricevuto grande attenzione, attraverso una serie di mozioni rivolte ad affrontare problematiche quali la violenza contro le donne, il razzismo, la Memoria, il dialogo fra i popoli e il sostegno a Israele, ma anche con la creazione di una Commissione ad hoc che possa supportare il Consiglio nel realizzare attività in questo senso. Riflessioni anche sulle necessarie modifiche dello statuto da mettere all’ordine del giorno per il prossimo Congresso per rendere l’operatività dell’organizzazione più funzionale, sulle attività da portare avanti nelle Comunità, e in particolare nelle piccole Comunità, e per migliorare la comunicazione, interna ed esterna.
Infine forte è stata la richiesta al prossimo Consiglio perché si faccia carico di una maggiore presenza dell’Ugei per coinvolgere i giovani della Comunità ebraica romana, scarsamente presenti a questa come a molte delle ultime occasioni di incontro, sia attraverso la realizzazione di un evento, sia attraverso l’auspicio di convocare proprio a Roma il prossimo Congresso ordinario, che manca dalla Capitale dal 2005 (mozioni queste che hanno ricevuto largo consenso).
Eletto infine il nuovo Consiglio esecutivo 2013 (nell’immagine alcuni dei consiglieri), con 11 candidati per 9 posti: nell’ordine di preferenze ricevute ne fanno parte Margherita Hassan (Milano), Alessandra Ortona (Milano), Benedetto Sacerdoti (Padova), Michal Terracini (Milano), Yoel Hazan (Milano) Emanuele Boccia (Milano), Simone Bedarida (Firenze), Emanuele Gargiulo (Napoli), Filippo Tedeschi (Torino). Hanno ricevuto voti anche Joseph Hadjibay e Simone Foa (entrambi di Milano). Nei prossimi giorni il Consiglio si riunirà per eleggere il presidente e stabilire le cariche.
Rossella Tercatin twitter @rtercatinmoked
(20 maggio 2013)